Cinque persone gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, sono finite al centro di un’indagine attualmente in corso in Campania.
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, le attività del gruppo criminale era principalmente incentrate su Napoli, mentre l’approvvigionamento della droga avveniva nel napoletano, in particolare a Caivano. Ciò che desta maggiore stupore, nell’ambito dell’ennesima vicenda condita di droga, tuttavia è l’ingegnosa modalità di rifornimento e spaccio ideato dall’organizzazione.
Per eludere i controlli delle forze dell’ordine, infatti, i malviventi ricorrevano anche a un taxi per il trasporto della droga, inoltre, avevano escogitato un sistema itinerante di consegna delle dosi, secondo cui, dopo convenzionali e criptici contatti telefonici, venivano convenuti i luoghi di appuntamento, sempre diversi, dove gli acquirenti erano raggiunti dai pusher per la consegna delle dosi. Nel corso delle indagini, la Squadra Mobile ha arrestato un corriere mentre, a bordo della sua auto, dal napoletano, trasportava 4 kg di hashish, destinati all’approvvigionamento dell’organizzazione. La droga era stata nascosta in una fiancata del veicolo. E non è tutto.
Sul capo di un agente della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Napoli coinvolto nell’indagine della Squadra Mobile di Caserta, pende l’accusa di favoreggiamento personale. Quattro indagati sono detenuti in carcere, uno ai domiciliari, mentre al poliziotto è stata notificata la misura cautelare interdittiva del divieto di dimora nel comune e nella provincia di Caserta. L’agente è accusato di aver protetto dalle indagini il presunto capo del gruppo, Fabrizio Iucchitto di 34 anni: ascoltato, infatti, come testimone, dopo essere stato sorpreso ad acquistare della droga, il poliziotto ha negato di essere stato rifornito dall’imputato.