La commessa di Agrigento Antonella Alfano ha finalmente ottenuto giustizia: il compagno Salvatore Rotolo è stato condannato a diciotto anni di carcere e al pagamento di un risarcimento danni che ammonta a unmilioneduecentocinquantamila euro più altri cinquemila di spese processuali del giudizio di terzo grado per ogni parte civile.
Per il carabiniere ormai da tempo sospeso dal servizio nell’Arma, la sentenza della Corte d’Assise d’appello di Palermo emessa il 27 giugno 2013, che lo giudicava colpevole di omicidio volontario, è stata confermata in via definitiva dalla Cassazione nel pomeriggio del 14 gennaio.
Già la prima sentenza del 7 giugno 2012 da parte del Gup di Agrigento Valerio d’Andria l’aveva visto come unico imputato, accusato di aver ucciso la donna strangolandola e poi distrutto il cadavere, quel 5 febbraio 2011.
Il corpo è stato ritrovato bruciato nell’automobile, una Fiat 600, finita fuori strada nel boschetto a valle di via papa Luciani, ancora avvolta dalle fiamme. Un incidente, quindi, simulato perfettamente, che all’inizio lo aveva fatto accusare soltanto per omissione di soccorso e poi arrestare nel giugno 2012.