TORRE ANNUNZIATA – Ergastolo confermato in appello per i due assassini di Carlo Cannavacciuolo, il veterinario di 27 anni ucciso il 4 novembre del 2011 per avere reagito ad una rapina a Santa Maria la Carità,cittadina vicina a Castellammare di Stabia. Sono stati condannati al massimo della pena, come era avvenuto già in primo grado, Ciro Afeltra, 33 anni, e Violanto Petrucci, 30 anni, considerati gli autori dell’efferato crimine. Ad Afeltra i giudici hanno anche tolto la potestà genitoriale.
Sono trascorsi tre anni dalla tragica sera in cui Carlo Cannavacciuolo fu ucciso da Afeltra e Petrucci.
Il giovane e brillante veterinario, molto conosciuto a Santa Maria la Carità dove era nato e cresciuto, dopo aver festeggiato il suo onomastico con la fidanzata e gli amici ,aveva parcheggiato la sua Fiat Panda in Via Ponticelli ,strada isolata del comune sammaritano,dove era stato aggredito dai due rapinatori che avevano mandato in frantumi il finestrino dell’auto. Cannavacciuolo aveva tentato di reagire e di scappare ingranando la retromarcia,ma era stato freddato da due colpi di pistola che l’avevano raggiunto al braccio e al cuore, davanti agli occhi della fidanzata.
Afeltra e Petrucci erano stati riconosciuti autori del delitto grazie al lavoro svolto dal nucleo dei carabinieri di Torre Annunziata e del pm della Procura di Torre Annunziata Barbara Aprea .Dopo l’arresto avevano entrambi riconosciuto le proprie responsabilità e condannati in primo grado per omicidio aggravato, rapina, porto d’armi e furto d’armi oltre che per altre rapine messe a segno con modalità analoghe sempre nella stessa zona.
L ‘uccisione di Carlo aveva sconvolto e indignato i cittadini di Santa Maria La Carità e dei comuni limitrofi. E’ ancora vivo il ricordo della fiaccolata organizzata dagli amici più cari di Carlo a cui parteciparono più di 2000 persone con indosso una maglietta con una foto del giovane veterinario. Un monito della città alla parte violenta della comunità affinché quello che è accaduto a Carlo non accada più a nessuno.