Un nuovo raid, ancora una volta a Ponticelli, ancora una volta la brutalità del crimine squarcia la quiete della notte con una violenta esplosione di minacciosa violenza.
Dopo il doppio raid incendiario all’abitazione e alla pescheria di un pregiudicato della zona, durante la notte tra il 9 e il 10 gennaio, a finire nel mirino degli attentatori è stata la casa della madre dell’uomo, situata in via Camillo de Meis: una granata, di fabbricazione croata, è stata fatta esplodere davanti al portone dell’edificio dove risiede la donna, provocando danni alle vetture parcheggiate in zona.
La donna, pregiudicata per stupefacenti e associazione a delinquere, si trova agli arresti domiciliari: la granata fatta esplodere sotto la sua abitazione sarebbe l’ennesimo “avvertimento” nei confronti dell’uomo, che si è reso irreperibile dopo i primi due attentati e che, secondo le prime ricostruzioni, sono riconducibili ad una lite piuttosto accesa tra il pregiudicato ed alcuni residenti della zona, avvenuta poche ore prima dei due incendi ravvicinati.
Mentre erano sul posto, dopo lo scoppio, intorno all’1.20, gli uomini della polizia hanno anche udito dei colpi di arma da fuoco, ma complice la scarsa illuminazione della zona, non è stato possibile individuare chi li avesse esplosi, ma successivamente sono stati ritrovati dei bossoli di cartucce a salve.