L’anno che si accinge a volgere al termine è stato particolarmente prolifero in materia di eventi artistico-culturali alle pendici del Vesuvio.
Una Napoli che conferma le sue famigerate credenziali di città d’arte, facendo leva sul fascino che, a tal proposito, da tempo immemore, si rivela abilmente in grado di sortire e i numeri macinati lo ribadiscono e lo sottolineano.
In primis, vale la pena di partire dalle iniziative di lunga durata che hanno offerto ogni mese una vista panoramica lungo i capolavori nascosti della città con l’indispensabile aiuto di esperti curatori d’arte che si sono occupati con precisione e disponibilità di tutti gli aspetti relativi alle mostre artistiche. Non sono mancate le corse ippiche nei suggestivi palcoscenici di Agnano e degli Astroni, due degli ippodromi più rappresentativi dell’ippica italiana e tanti spettacoli dedicati ai più piccoli, presso la rinomata Città della Scienza.
Dal mese di marzo a quello di dicembre, è stato possibile vivere un’esperienza forse unica al mondo: il Museo Archeologico di Napoli ha accompagnato i moltissimi ed interessati visitatori in un percorso tra le opere della collezione pompeiana, senza scivolare nel torpore della ‘classica’ visita guidata, bensì tra narrazioni e azioni sceniche, mosaici, sculture e pitture di alta suggestione.
Il sopraggiungere della stagione contornata dai fiori di pesco è stata sugellata da ‘La primavera della Gaiola‘: un viaggio unico ed imperdibile alla riscoperta delle meraviglie del mare sulla costa di Posillipo e le ‘Suggestioni all’Imbrunire‘ presso il Parco Archeologico del Pausilypon, una celebrazione dell’archeologia, dell’arte e della natura, senza, però, incappare in allestimenti scenici o elettronici che avrebbero potuto deturpare il naturale respiro artistico del parco.
A giugno, inoltre, è avvenuto un ritrovamento davvero singolare ed insolito: la presunta tomba di Dracula, all’interno del chiostro della chiesa di Santa Maria la Nova. Rinvenuta casualmente da una studentessa, mentre era intenta a svolgere delle ricerche per la sua tesi di laurea, la tomba presenterebbe inequivocabili segni d’appartenenza al leggendario vampiro, come l’effige del dragone.
Gli appassionati di cinema e musica, invece, nell’ardente periodo estivo, presso il Parco del Poggio ha beneficiato dell’evento ”accordi@DISACCORDI” che ha proposto un’accoppiata vincente tra concorsi di cortometraggi, incontri di registi sia esperti che giovani ed emergenti che si sono esibiti sullo sfondo del magnifico panorama di Napoli tra cascate ed un pubblico d’eccellenza.
Indiscusso prestigio, inoltre, va decisamente attribuito alle mostre di arte contemporanea di Andy Warhol e Shepard Fairey al museo PAN. Mentre attraverso l’esposizione delle 150 opere di Warhol, si è saputo e voluto evidenziare il rapporto tra il grande pittore americano e la città partenopea, l’intento dell’esposizione delle 90 opere d’arte di Fairey, anche conosciuto con lo pseudonimo di OBEY, invece, è quello di raccontarne l’evoluzione artistica.
Ad ottobre, in occasione del trentennale dell’anniversario della morte di Eduardo de Filippo, si sono svolte molteplici e svariate manifestazioni commemorative: all’università Federico II si è tenuto un convegno internazionale dal titolo “Eduardo De Filippo e il teatro del mondo”; al teatro San Ferdinando, invece, Tony Servillo e suo fratello hanno reso omaggio alla genialità di Eduardo portando in scena una delle sue commedie più rappresentative: “Le voci di dentro”.
Risulta, poi, doveroso menzionare le tre notti bianche vissute da Napoli nel corso del 2014.
Lo scorso 11 ottobre, in primis, ha avuto luogo la terza edizione di “Vomero Notte”: la notte bianca della zona collinare e ancora una volta, lungo le strade vomeresi, popolate da manifestazioni, rappresentazioni e spettacoli d’intrattenimento, negozi aperti ben oltre il consueto orario e soprattutto innumerevoli e succulenti angoli di ristoro, il popolo partenopeo ha palesato la propria approvazione rispondendo con una massiccia affluenza.
Tutt’altri intenti, invece, hanno animato “la notte bianca del libro”, ideata dai curatori fallimentari della storica libreria Guida a Port’alba, nel cuore del centro storico di Napoli, nella notte tra il 7 e l’8 novembre, per organizzare una svendita straordinaria utile a svuotare le ex sale storiche della cultura europea.
Infine, lo scorso 13 dicembre, Napoli ha accolto “la notte d’arte” al Centro storico: musei aperti fino a notte fonda, mercatini di natale, artisti di strada, spettacoli, ma soprattutto, Piazza del Gesù ha proposto “l’evento nell’evento”: Napoli strit food, la tendenza del momento. Evento fortemente voluto, quest’ultimo, per sondare il terreno, tastare le reazioni popolari e riscaldare i motori, in vista della ben più corposa manifestazione che avrà luogo a giugno del 2015 presso il lungomare Caracciolo, allorquando alle pendici del Vesuvio approderanno apecar provenienti da tutto il mondo, pronti a sfornare cibo da strada e sfiziose e succulente pietanze.
L’anno si è concluso in bellezza grazie all’esposizione delle collezioni napoletane degli anni Ottanta, ospitate da ottobre a dicembre a Castel Sant’Elmo.
Inoltre, la Mostra d’Oltremare ha accolto e proposto innumerevoli eventi d’indubbio prestigio, quali: il Salone del radioamatore dell’elettronica e dell’informatica, il concorso di canto per over 50 denominato ”Italia in…canto” ed ancora il convegno sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica, l’Expo internazionale della body-art e body-modification, il Salone dedicato al cibo e alle bevande del mediterraneo (”Dieta Mediterraneo in Mostra”).
Un bilancio che, senza dubbio, sottolinea la versatile ed indiscussa valenza di Napoli, rilanciandone, mediante vesti classiche ed anche innovative, l’indiscusso ed indiscutibile valore in ambito artistico e culturale.