Probabilmente, le forze dell’ordine sono già sulle tracce degli artefici della spedizione punitiva avvenuta due giorni fa, in Vico Cedronio, nei Quartieri spagnoli, nei confronti di un uomo che aveva inveito contro un gruppo di ragazzi, in seguito ad una lite scaturita per motivi legati alla viabilità accoltellando, poi, il figlio, Salvatore Vitiello, attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Pellegrini in prognosi riservata, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico per la riduzione del profondo taglio riportato all’addome, con l’asportazione della milza. Tuttavia, i medici sembrano essere ottimisti.
Ma, come detto, nelle mani degli inquirenti c’è un identikit, ricostruito anche grazie alla testimonianza della famiglia del ragazzo, mentre sono al vaglio degli investigatori le immagini del sistema di video-sorveglianza pubblico.
In jeans e pullover, di media statura, sui 20 anni, arrivati su due scooter, i quattro sono probabilmente della zona dei Quartieri Spagnoli, e, secondo quanto si è appreso, in questa area si starebbe restringendo il cerchio delle ricerche.
Tant’è vero che un decreto di fermo è stato eseguito, quest’oggi, dalla Polizia di Stato nei confronti di un 26enne, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto essere uno dei quattro componenti del gruppo che ha ridotto in fin di vita il ragazzo consegnando, così, ai media e all’immaginario collettivo l’ennesimo e feroce episodio utile a disegnare un ritratto, ancora una volta, cupo e violento delle anime più giovani e sempre più spregiudicate che scorrazzano tra vicoli e criminalità.