Stiamo per salutare il 2014 e, come ogni anno, questi sono i giorni dei ” bilanci ” attraverso i quali si ripercorrono gli avvenimenti manifestatisi nell’ambito dei 365 giorni appena trascorsi.
Senza dubbio, uno dei campi fondamentali oggetto dell’analisi è la cronaca.
Quest’anno, infatti, non è stato immune da avvenimenti che ci hanno lasciati sbigottiti e, in alcuni casi, letteralmente sconvolti.
Uno di questi, è il fenomeno delle “Baby Squillo“. Il 18 gennaio, a Roma, è stato arrestato Glauco Guidotti, 55 anni, ritenuto il regista del giro di prostituzione. L’uomo, spacciandosi per finto manager, adescava ragazzine tra i 15 e 16 anni. L’indagine partì dalla denuncia di una madre che, insospettita dal comportamento della figlia, si è rivolse agli investigatori. La ragazza, infatti, aveva mostrato un’improvvisa disponibilità di denaro e un’assoluta mancanza di rispetto delle regole familiari.
Poco più di un mese dopo, il 28 febbraio, emerse un’altra inquietante notizia, questa volta a Napoli: una madre ha tenuto per 8 anni la figlia disabile, segregata in casa. La giovane 36enne, viveva tra una valanga di rifiuti, la madre le portava saltuariamente del cibo, per lasciarla lì, chiusa in quelle fatiscenti mura. Inoltre, di tanto in tanto, sedava la figlia con tranquillanti e psicofarmaci.
Un altro caso shock è quello che vede coinvolta una giovane donna: Lucia Annibali, l’avvocatessa che il 16 aprile 2013, fu atrocemente sfigurata con dell’alcool dal suo ex fidanzato. L’uomo, anch’egli avvocato di 37 anni, il 29 marzo di quest’anno è stato condannato a 20 anni di reclusione. La donna, durante il 2014, ha sostenuto molteplici iniziative, diventando un’autentica testimonial di iniziative contro il femminicidio e la violenza sulle donne.
Il prossimo fatto di cronaca è, probabilmente, uno di quelli che ha scosso maggiormente gli italiani ma, soprattutto, il popolo napoletano.
Il 25 giugno 2014, dopo 52 giorni di agonia, in seguito agli scontri avvenuti il 3 maggio, a ridosso dello Stadio Olimpico di Roma, muore Ciro Esposito, giovane tifoso del Napoli. Altri due tifosi rimangono feriti, in maniera più lieve: si tratta di Alfonso Esposito, ferito ad una mano e Gennaro Fioretti, colpito ad una spalla. La procura di Roma identifica l’autore dell’autentico agguato in Daniele De Santis, detto Gastone, ultrà giallorosso già al centro di non pochi episodi di violenza.
Il 16 Giugno, invece, viene arrestato Massimo Giuseppe Bossetti, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. La ragazzina di 13 anni, scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra (Bergamo). L’uomo è stato incastrato dal DNA, ritrovato sul corpo e sugli indumenti di Yara, inoltre, in alcuni filmati della Procura viene ripreso il furgone del muratore negli stessi posti in cui è scomparsa la povera Yara.
Il 9 Luglio, dopo 4 giorni di agonia, un’altra anima innocente lascia Napoli. Questa volta, è Salvatore Giordano un ragazzino di 14 anni, colpito da calcinacci caduti dalla Galleria Umberto I. Il ragazzo, stava passeggiando con alcuni amici, quando è stato travolto da un’imprevedibile valanga di pietre.
Il 5 settembre, ancora a Napoli, muore Davide Bifolco, diciassettenne colpito da un colpo di pistola esploso da un carabiniere. La vittima era in sella ad uno scooter, nel Rione Traiano, in compagnia di altri due ragazzi, quando al cospetto dell’alt intimatogli dalle forze dell’ordine, si sono dati alla fuga generando inseguimento.
Un’altra vicenda shock, ha colpito Napoli, nella prima metà del mese di Ottobre. Questa volta si tratta di bullismo: un ragazzo di 14 anni è stato seviziato, all’interno di un autolavaggio di Pianura, con un compressore per pneumatici, provocandogli lacerazioni all’intestino che hanno seriamente messo a rischio la vita dell’adolescente, preso di Mira, perché troppo grasso, dal 24nne Vincenzo Iacolare, attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale con le accuse di violenza sessuale e tentato omicidio ed altre due, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti.
Il 18 ottobre, in una canale vicino a Costigliole d’Asti, viene, invece, ritrovato il corpo senza vita di Elena Ceste. La donna, scomparsa il 24 Gennaio, aveva 37 anni e quattro figli. Nel mirino degli inquirenti c’è Michele Buoniconti, il marito di Elena che è stato accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Più recenti, tuttavia, sono le tristi storie di Gilberta Palleschi e del piccolo Loris Stival.
Gilberta Palleschi, era una professoressa di Sora (Fr), scomparsa a Novembre e ritrovata morta dopo un mese. Il colpevole è Antonio Palleschi, un muratore disoccupato di 43 anni che ha confessato di aver avvicinato la professoressa d’inglese mentre faceva jogging per stuprarla, ma la donna ha opposto resistenza ed è per questo che l’ha presa a calci e pugni e con un sasso l’ha uccisa. Ha caricato il corpo in auto e l’ha portata sul posto dove in seguito è stata ritrovata. Ma non finisce qui: l’assassino è tornato sul luogo del delitto per finire ciò che aveva iniziato sul cadavere.
Quello di Loris Stival è un agghiacciante caso di infanticidio. Il bambino aveva 8 anni e, secondo le indagini, è stato assassinato da Veronica Panarello, sua madre. Tuttavia, per quanto riguarda questo caso, le indagini sono ancora aperte dato che la madre continua a proclamarsi innocente.