Napoli torna ad essere al centro della stampa statunitense e, ancora una volta, per fattori positivi.
Solo pochi mesi fa, è stato il Chicago Tribune a pubblicare un articolo in cui Napoli era descritta come “terribile ed affascinante nello stesso tempo”.
Questa volta invece, a raccontare della nostra meravigliosa città è l’autorevole New York Times.
L’articolo, scritto dalla giornalista Gaia Pianigiani, è stato pubblicato lo scorso 25 Dicembre e, ha voluto celebrare l’antica usanza, oggi riscoperta, del “Caffè Sospeso”.
Sembra infatti che, dopo aver conquistato mezza Europa, il caffè sospeso si sia diffuso anche nella città di New York con il nome “pay it forward”.
Questa usanza, si diffuse a Napoli durante la seconda Guerra Mondiale e, nonostante nessuno conosca le sue origini, con il passare del tempo, è diventata la più nobile delle tradizioni napoletane, tanto da essere cantato da poeti come Marotta e De Filippo.
Quest’ultimo scrive: «Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo».
Questo semplice gesto di generosità, in questi anni di difficoltà economica, è stato esteso anche ad altre cose come la pizza, i panini o addirittura i libri.
Il NYT infatti, ricorda l’iniziativa del “libro sospeso” ideata dalla Feltrinelli che, ha “incoraggiato i clienti a comprare un libro e lasciarlo ai lettori successivi.
La giornalista ricorda che queste iniziative sono praticate anche nel caffè Gambrinus, nella pizzeria “Da Concettina ai tre Santi”.
Pino De Stasio, proprietario del bar 7bello sostiene: “Noi serviamo circa 1.000 caffè sospesi ogni anno, proprio tra i vicoli storici di Napoli dove quello dell’espresso è un rito e dove nel XX secolo abitò e prese il caffè anche Benedetto Croce”.
Nell’articolo si legge: “Napoli è una città nota per la sua grinta, la sua bellezza, il suo caos e la sua criminalità. Nonostante queste cose però, la sua gente è anche famosa per la solidarietà di fronte alle difficoltà”.
Pare che, questa usanza, abbia conquistato anche la Florida. Secondo quanto pubblicato da Tampa Bay Times, un mercoledì di qualche settimana fa, una donna di circa sessantanni dopo essersi recata alla stazione di asporto di Sturbucks ha scelto di pagare un caffè all’autista della macchina che sostava al suo fianco dando il via a questa speciale pratica di solidarietà.
Insomma, non possiamo che essere contenti per il fatto che, la nostra città, sia descritta come solidale ed elegante, proprio come quella Napoli antica, in cui nacque l’usanza.