Due episodi differenti che raccontano due facce della stessa medaglia.
Il primo riguarda un cruento pestaggio, consumatosi ieri sera in via Brin, allorquando due cittadini ucraini, Niko Phelin, 31 anni, e Vladimir Pisac, 40enne, hanno picchiato un loro connazionale per sottrargli una banconota da venti euro e un telefono cellulare.
Un passante ha avvisato la Polizia che è intervenuta sul posto. L’aggredito è stato trovato dagli agenti in strada e sofferente: ha rimediato una frattura al setto nasale e contusioni varie, guaribili in trenta giorni. Gli artefici del misfatto, invece, erano nei pressi del luogo dell’aggressione e uno dei due aveva le scarpe insanguinate. I due sono stati condotti al carcere di Poggioreale.
Il secondo episodio, invece, emerge in virtù dello stato di fermo per rapina aggravata e lesioni personali scattato nei confronti di Mario Ferdinando Petrillo, 21 anni, residente a Mariglianella. Nel corso di indagini, i militari hanno accertato che si era reso responsabile della rapina di uno smartphone Samsung Galaxy messa a segno in piazza Principe Umberto il 29 ottobre scorso ai danni di un 18enne di Saviano. Il giovane era stato aggredito e minacciato con un coltello, trascinato in un vicolo e ferito all’emitorace destro – lesioni da punta e taglio guaribili in 10 giorni medicate al Loreto Mare – quando aveva tentato di difendere lo smartphone appena acquistato.
Due episodi che prescindono dalle etichette “straniero” o “napoletano” che consuetamente vengono affrancate per sminuire episodi simili e circoscriverli, in maniera comoda e qualunquista, ad una mera porzione di umanità, pur di non fermarsi a realizzare come e quanto sta degenerando l’indole umana, sempre più avvezza a disseminare violenza ed autodistruzione per afferrare briciole di cinico materialismo.