La notizia di un uomo, detenuto nel carcere di Napoli Nord, da poco più di 24 ore, accusato di aver abusato di una bambina di dodici anni riapre il macabro sipario su quello che fu il teatro di morte di Fortuna Loffredo: il parco Verde di Caivano, in quanto la violenza si sarebbe consumata proprio nel palazzo dove abitava la piccola, violentata e molto probabilmente uccisa nello scorso mese di giugno.
Le coincidenze agghiaccianti non finiscono qui: l’uomo attualmente detenuto fu il primo a soccorrere la piccola Fortuna che sarebbe stata scaraventata dal balcone del terzo piano – così come accertato dai Ris – dello stesso edificio in cui abitano sia la famiglia della piccola che quella del presunto violentatore. Fu lui il primo ad avvicinarsi al corpo della bambina che giaceva sull’asfalto.
L’ipotesi al vaglio degli investigatori è che si possa trattare di un pedofilo seriale. Nello stesso palazzo, prima del caso di Fortuna, un altro bimbo morì cadendo dal balcone. Gli agenti, pertanto, indagano su un possibile collegamento tra la 12enne violentata e il caso della piccola di sei anni, abusata e uccisa.