Il tema della disabilità viene spesso bistrattato o comunque non di rado accade che non si veda attribuita la rilevanza che merita.
Di recente, proprio all’ombra del Vesuvio, si è verificato un episodio che ha riacceso i riflettori sulle difficoltà con le quali, ogni giorno, i disabili si relazionano, animati dal legittimo diritto di attuare la semplice volontà di condurre una “vita normale”.
Pertanto, i sindaci e politici dell’hinterland vesuviano, per poter pienamente comprendere il punto di vista dei disabili hanno intrapreso un percorso sulla sedia a rotelle, per potersi rendere conto di persona riguardo a quanti e quali ostacoli incontra chi, non potendo contare sull’uso delle proprie gambe, è costretto a spostarsi in carrozzina.
Questo l’obiettivo della sezione di Cicciano della Uildm, unione italiana lotta alla distrofia muscolare, e dell’ambito sociale N23 del quale fanno parte 14 Comuni dell’area nolana.
La passeggiata dimostrativa è partita dalla stazione della Circumvesuviana di Nola: è lì che gli amministratori ed i rappresentanti politici del territorio sono partiti per giungere a piazza Duomo dove, nel circolo Giordano Bruno, si è tenuto un convegno sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ad aderire alla manifestazione sono stati in tanti, a cominciare dal vescovo di Nola Beniamino Depalma, seguito dai parlamentari Paolo Russo e Massimiliano Manfredi, l’assessore regionale Pasquale Sommese, 18 sindaci, Salvatore Visone e Vincenzo Meo rispettivamente presidente e vice presidente dell’ordine degli Architetti della provincia di Napoli, il governatore del Club Lions International Liliana Caruso ed il consigliere Uildm, Giovanni De Luca, quest’ultimo uno dei promotori e sostenitori della manifestazione.
Numerose le istituzioni, gli enti e le associazioni che hanno collaborato per la riuscita dell’evento: la Regione Campania, l’ordine degli Psicologi della Campania, l’ordine degli Architetti della provincia di Napoli, il Forum Terzo Settore “Agro-Nolano”, i club Lions e Leo di Nola ed oltre 50 tra associazioni di settore e organizzazioni che promuovono i diritti e i bisogni delle persone con disabilità.
Un’iniziativa senz’altro apprezzabile, volta ad abbattere le barriere architettoniche, manche quelle ideologiche.
C’è solo da augurarsi che i buoni propositi non siano svaniti, allorquando i politici coinvolti nell’esperimento sono ritornati in pieno possesso delle proprie abilità motorie.