Le famigerate colline di Posillipo sono imbrigliate in un’emergenza ambientale che desta non poco allarmismo, in virtù della presenza di amianto in via Posillipo.
Un destino comune, in verità, a quello di molte altre porzioni della città e della provincia. Tuttavia, in molti casi, le costruzioni in amianto giacciono indisturbate e non vengono neanche identificate, in quanto non scrutate da “occhi clinici” capaci di individuarne la natura e la relativa ed annessa pericolosità.
Ben diversa la situazione che imperversa lungo i pendii delle colline più facoltose di Napoli, tra segnalazioni disattese e frustrazione da parte dei cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni.
La presenza di amianto sui tetti dell’ex deposito di proprietà dell’ANM (Azienda Napoletana Mobilità) è stata accertata lo scorso 1° agosto, ma nessuna manovra di rimozione è stata, fin qui, attuata e la situazione resta tutt’oggi preoccupante.
L’intera tettoia del deposito è completamente ricoperta di rivestimenti in amianto, per una superficie deteriorata di oltre un migliaio di metri quadrati.
All’abbandono completo dello stabile da parte dell’Anm, all’incuria e alla vegetazione ruderale che l’attanaglia, segue, da anni, la frammentazione della suddetta copertura, con la conseguente diffusione su tutta la città di polveri sottili e cancerose.
Denunce ignorate da tutti: Procura, Asl, Comune.
Tutte le segnalazioni, fino ad oggi, sono rimaste inascoltate. Allo stato attuale, nessun intervento cautelativo per il ricoprimento protettivo del fabbricato è stato operato. Anche se lo smantellamento e lo smaltimento in sicurezza dell’amianto è un procedimento molto costoso e richiede un impegno economico cospicuo, ciò non appare un’attenuante né tantomeno una giustificazione plausibile a legittimare una simile negligenza.
Incomprensibili, infatti, risulta comprendere per quale ragione le autorità non abbiano ancora dato disposizioni per la prima fase del rivestimento sicuro dello stabile.
Le segnalazioni passate sono state inviate all’ANM S.p.A., alla Procura della Repubblica di Napoli, al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, all’Asl di Napoli, ma ancora nulla si muove in favore della salvaguardia della salute pubblica dei residenti in via Posillipo e di tutti quei cittadini esposti ai venti provenienti dalla zona.
Un “problema di nessuno” che, però, riguarda tutti.