Sabato 13 Dicembre, come in molti già sapranno, nel cuore del Centro Storico, ha avuto luogo l’anteprima del “Napoli Strit Food Festival” una ben più corposa manifestazione che si terrà a giugno del 2015 nella location più suggestiva che il capoluogo partenopeo può offrire: il lungomare Caracciolo.
Le aspettative create, nonostante la modesta pubblicizzazione, hanno probabilmente deluso le centinaia di persone accorse all’evento.
Erano previsti circa 30 food struckers che avrebbero dovuto offrire alla clientela, eccellenze gastronomiche tipiche della tradizione culinaria napoletana.
Ma i cittadini, una volta giunti in Piazza del Gesù, dopo essersi districati tra le file di traffico, l’estenuante ricerca di un parcheggio o il non meno problematico trasporto pubblico, si sono ritrovati in una piazza colma di gente sino all’orlo ed incredibilmente sporca.
Gli stand presenti si contavano sulle dita di una mano e le attese per la cassa e l’acquisto erano interminabili.
I tavolini e le sedie, disseminati in vari punti della piazza, sono stati trasformati in vere e proprie pattumiere, in mancanza di appositi cestini supplementari, a dir poco necessari per una manifestazione culinaria che si rispetti.
Pochi e scarni, inoltre, i piatti tipici: oltre alla mozzarella campana di “Bufalastreet”, solo la pizza offerta dal brand “Johnnypizzaportafoglio”, che veniva infornata in un a dir poco caratteristico Ape Car.
Nessuna traccia di dolci tradizionali, come la pastiera o il babà, né liquori o pietanze peculiari e specifiche del nostro territorio, come l’amata pizza montanara o il sempreverde “‘o pere e ‘o musso” che avrebbero deliziato anche i numerosi turisti presenti all’evento.
Ma, come era stato preannunciato, si trattava solo di un “banco di prova.”