“Uomini e donne” è uno dei programmi televisivi più seguiti ed amati, soprattutto dai giovanissimi che ergono tronisti e corteggiatori ad autentiche icone, da imitare, osannare ed acclamare, così come dimostrano gli “ululati” che accolgono il loro ingresso in studio, “le mode”, in termini di look ed abbigliamento, prontamente riprodotte dalle teenager e dai giovani “aspiranti tronisti”, l’accanimento, virtuale e reale, con il quale le evoluzioni e le dinamiche che contraddistinguono il percorso dei suddetti beniamini, vengono seguite.
Interesse ed attenzioni smodate, morbose, eccessive, finanche controproducenti, soprattutto per il messaggio altamente diseducativo che, troppo spesso e con generosa facilità, viene proposto.
Lo dimostra con inattaccabile oggettività quanto accaduto nell’ambito della puntata andata in onda ieri e proseguita oggi, allorquando la tronista Teresa Cilia si è resa autrice di un gesto VERGOGNOSO: durante una discussione piuttosto accesa con Salvatore Di Carlo, uno dei suoi corteggiatori, la tronista siciliana si è scagliata contro quest’ultimo sferrandogli diversi ceffoni al viso.
Una reazione ingiustificabile ed inammissibile ed ancor più, in verità, lo risulta la decisione degli autori del programma di non tagliare quella scena, tutt’altro che consona ad un programma che va in onda dalle 14,45 alle 16 e pertanto “a portata di bambino”.
Il dramma è proprio questo: l’accanimento con il quale i giovani vivono l’intreccio di tormenti ed emozioni che scandisce il percorso di ciascun tronista, con la prevedibile adorazione dei personaggi che ne deriva, rischia di generare “mostri” socialmente sterili e incapaci di seminare in quelle acerbe coscienze precetti genuini.
Oggi, la scena, propriamente etichettabile, ancora una volta, come VERGOGNOSA, viene nuovamente riproposta e la tronista indirizza delle stentate scuse al corteggiatore.
Maria De Filippi ed i suoi opinionisti rimangono impassibili e non commentano né tantomeno ammoniscono in alcun modo la condotta VERGOGNOSA della ragazza, rischiando di far passare come “normale” un comportamento che proprio nulla ha di edificante.
In verità, non è la prima volta che la tronista siciliana si rende protagonista di un simile gesto: appena qualche mese fa, durante un’esterna, ancora una volta, strattonava e spintonava lo stesso ragazzo.
Forse è il caso che qualcuno spieghi a costoro che “il trono” è solo una sedia pomposa che, in realtà, non consegna alcun potere effettivo.
Anzi, farebbero bene ad utilizzare la visibilità che gli deriva da quel contesto per farsi portatori di messaggi e condotte socialmente positive e capaci di imprimere nei nostri ragazzi valori più educativi e non distruttivi.
Un monito che deve acquisire un peso ancor più imprescindibile, in relazione ai fenomeni di dilagante violenza che si registrano con sensibile e spaventoso aumento, proprio tra i giovani.
Se Teresa Cilia avesse realmente preso coscienza della gravità del gesto compiuto, avrebbe chiesto scusa all’Italia intera, alle madri, a quelle ragazzine, sedute ai bordi dello studio che ha impropriamente erto a ring, ma soprattutto a quelle donne che si armano di dignità ed intelletto per districarsi tra ben più gravi problematiche e finanche per osteggiare uomini che costituiscono un reale ed effettivo pericolo per le loro stesse vite.
E, probabilmente, la tronista, non è l’unica a doversi cospargere il capo di ceneri, perché, diciamocela tutta: i continui piagnistei e l’inesorabile “festival del trash” proposto dalle meteore del momento, di certo non forgia i giovani a relazionarsi in maniera propositiva tra loro e con le dinamiche che contraddistinguono da vita.
Forse, uno dei giocattoli più redditizi della tv italiana, sta iniziando a palesare ampi e clamorosi segni di cedimento.