“Champagne” compie 40 anni, dimostrando una tacita e longeva regola secondo la quale, le bottiglie pregiate, con il trascorrere degli anni, non perdono qualità e valore, bensì ne acquisiscono.
Così, uno dei brani cult della musica italiana, tutt’oggi rinomata e canticchiata, a distanza di 40 anni, mostra ancora tutto il suo pimpante ed elegante lustro.
Era il dicembre del 1973, quando, quella che era destinata a diventare un’autentica ed intramontabile hit, fu cantata per la prima volta da Peppino Di Capri che proprio con quel brano, conquistò la finale di “Canzonissima” il 6 gennaio 1974.
Una canzone interpretata, ascoltata ed applaudita in tutto il mondo e che tuttora continua a volteggiare nell’aria. Dai giradischi, alle musicassette, passando per i cd: una melodia che ha saputo adattarsi ad ogni forma e circostanza, palesando una ferma incapacità di lasciarsi svilire dal tempo e dall’alternarsi di gonne a vita alta, minigonne, pantaloni stile hip hop e short.
Peppino di Capri scrisse il suddetto e celebre testo in collaborazione con Salvatore De Pasquale pensando di farla cantare a Charles Aznavour, ma poi ci ripensò e la incise personalmente.
Innumerevoli sono le cover del brano proposte da svariati ed illustri artisti, nell’arco dei 40 anni trascorsi, tra i quali spicca il nome di Andrea Bocelli che nell’album “Passione” del 2013 ha interpretato il brano su un arrangiamento di David Foster. L’album di Bocelli è stato secondo nella classifica statunitense, tradotto anche in spagnolo. “Cameriere Champagne” è il libro di Mimmo Di Francia scritto con Michelangelo Iossa, a breve in tutte le librerie e che ripercorre, per l’appunto, la storia e le storie scritte, interpretate e vissute da questo intramontabile brano.