La quiete dopo la tempesta dell’Ebola sembrava essere finalmente arrivata, almeno fino a poche ore fa.
Nella giornata di ieri, infatti, le condizioni del medico siciliano di Emergency colpito da Ebola in Sierra Leone hanno subito un drastico ed improvviso peggioramento. Il suo quadro clinico che era da un po’ stabile e dava segni di speranza, contando anche sul fatto che il paziente rimaneva vigile e tutt’ora riesce a sostenere le conversazioni con i medici attivamente, è stato considerato ”impegnativo”.
Nelle ultime ore, il paziente ha accusato la febbre e gli è stata assegnata l’assistenza respiratoria, anche se i medici confermano che procederanno con la seconda infusione della cura con i farmaci sperimentali iniziata il 2 dicembre scorso. Il 50enne siciliano, in cura all’istituto Spallanzani di Roma dal 25 novembre, rimarrà ancora in prognosi riservata, almeno fin quando non si avranno risvolti positivi nell’andamento delle cure considerando che è riuscito a superare l’ultima nottata grazie al respiratore artificiale.