Per le strade di Napoli, si diffondono nuove polemiche.
Questa volta a scaldare gli animi partenopei, è stata l’affissione di alcuni manifesti nei quali sono immortalati tre baci appassionati, in una chiesa sconsacrata, per raccontare tre amori diversi, senza distinzioni di sesso.
Infatti, al centro del cartellone pubblicitario, c’è la coppia “tradizionale”, con un lui ed una lei mentre, ai lati, troviamo due coppie gay o, come sono state definite, “coppie arcobaleno”.
La campagna pubblicitaria è stata realizzata da «È sposa» fiera dedicata al mondo del wedding che si terrà al Magic World di Licola, dal 9 al 18 gennaio 2015.
Il direttore artistico dell’evento, Diego Di Flora, e l’ideatore, Fabio Piantedosi, hanno voluto rompere gli schemi, per poter coinvolgere anche i futuri sposi omosessuali all’evento. C’è chi sostiene che l’iniziativa, sia stata diffusa attraverso una “campagna shock”.
Queste critiche, nascono dalla condizione di arretratezza in cui si trova lo Stato italiano, per quanto riguarda i diritti di unione.
Oggi il concetto di «coppia di fatto» è al centro di dibattiti nei palazzi del potere e nelle stanze del Vaticano. A Napoli, invece, è stata organizzata per la prima volta una fiera dedicata anche alle nozze omosessuali.
Lo scopo è quello di sensibilizzare lo Stato, affinché non ci siano più disparità di trattamento fra unioni eterosessuali e unioni omosessuali. Bisogna sostenere il diritto di convolare a nozze con la persona che si ama. Questa possibilità dovrebbe essere concessa a tutti, indistintamente dall’orientamento sessuale.
Diego Di Flora, in passato, è stato anche direttore artistico del Gay Pride a Napoli e ideatore di un format televisivo dedicato all’amore omosessuale, oggi dice: “È necessario che anche l’Italia si porti al passo con i più grandi stati d’Europa, dando la possibilità agli omosessuali di sposarsi.”