Con l’1-1 tra Sampdoria e Napoli di ieri sera si è chiusa una tredicesima giornata di A che ci ha regalato grandi giocate e grandi partite, ma anche tanti orrori arbitrali e qualche sbadiglio.
TOP
Tra i top di giornata finisce sicuramente il derby della Mole: nonostante una netta differenza, di classifica come di qualità, tra Juventus e Torino è stato un derby acceso, entusiasmante, ricco di spettacolo e passione; il gol di Bruno Peres con una cavalcata inarrestabile partita dalla propria area di rigore e terminata con un destro secco all’angolo ha fatto battere i cuori di tutti gli appassionati di questo sport, in modo particolare i tifosi del Toro, che per più di un ora hanno creduto nell’impresa. Con un altro colpo incredibile, un destro dalla grande distanza, un campione come Andrea Pirlo ha regalato la vittoria alla Juventus e, per una volta, anche l’imperturbabile centrocampista bianconero ha ceduto alla gioia ed all’emozione di un gol nel derby che rimarrà nella storia.
Continua a macinare bel gioco e punti il Genoa, capace di sbarazzarsi in pochi minuti di un avversario ostico come il Cesena, e di risalire la graduatoria fino in terza piazza, facendo sognare i tifosi rossoblu: merito di un allenatore da sempre sottovalutato come Gasperini, capace di unire lo spettacolo alla concretezza, di rivalutare giocatori considerati finiti (Matri, Burdisso) e far giocare tanti giovani di belle speranze (Perin, Bertolacci) pronti a dare il proprio importante contributo anche alla Nazionale di Conte.
Come non celebrare il ritorno al gol di Mario Gomez? Il centravanti tedesco, che sembrava ormai aver smarrito quel fiuto del gol che lo aveva portato ad essere una colonna del Bayern e della Nazionale tedesca, è tornato al gol dopo una lunga astinenza, dopo tanti infortuni che avrebbero abbattuto chiunque, si è rialzato e si è tolto un gran peso dalla spalle: ora è pronto a far sognare Firenze!
FLOP
La partita tra Chievo e Lazio non passerà certo alla storia per le emozioni che ha regalato: uno 0-0 scialbo, con 0 occasioni da rete, che ha mostrato una qualità generale veramente bassa; la domanda è: perché piazzare questa partita il sabato sera quando la concorrenza, in questo caso rappresentata dal campionato spagnolo, mette in mostra un Malaga-Real Madrid ricco di spettacolo e giocate spettacolari? E poi ci chiediamo perché la Serie A non ha più l’appeal di una volta…
Quando una partita di calcio viene condizionata pesantemente dagli errori del direttore di gara e dei suoi assistenti è lo sport a rimetterci; domenica Paolo Valeri da Roma ha rovinato la partita tra Milan e Udinese, lasciando scontente entrambe le squadre per una serie di valutazioni alquanto discutibili, a cominciare dal gol fantasma di Rami, passando per il rigore e l’espulsione di Domizzi, e la successiva espulsione di Essien; vero è che l’arbitro può sbagliare come sbagliano calciatori ed allenatori, ma perché non fornirgli un supporto tecnologico per limitare tali errori? In Inghilterra la Goal-line technology è stata introdotta con successo, arriveremo come sempre ultimi anche in questo ambito?
Che fine ha fatto il Parma dell’anno scorso? Quello che sul campo è arrivato in Europa League (poi persa per vicende burocratiche) attraverso un bel gioco e tanta passione? Perché il club ha tenuto nascoste le difficoltà economiche fino all’implosione? Quello che sta accadendo in una piazza appassionata come quella di Parma è una vergogna che i tifosi ducali non meritano assolutamente, ora sta alla società salvare il salvabile mentre ai giocatori tocca tirare fuori l’orgoglio per evitare di finire in Serie B con largo anticipo.