Nella tarda mattinata di oggi, all’interno della stazione di piazza Garibaldi, un uomo è deceduto mentre era in attesa sulla banchina che si interpone tra i binari 2 e 3 della Circumvesuviana.
Come sovente accade, al cospetto di simili notizie, sgomento e confusione si rincorrono insieme a versioni contrastanti rilasciate da testimoni oculari o da chi “dichiara di trovarsi sul luogo del fatto”.
Una nostra giovane lettrice ci ha scritto per rendere pubblica la sua versione dei fatti, unitamente alla denuncia alla quale sente il dovere di dar libero sfogo, in quanto testimone oculare.
“È stato straziante vedere una vita umana morire in balia di improvvisati tentativi di rianimazione da parte delle persone presenti sul posto. Persone che, come quell’uomo, come me, erano in attesa del sopraggiungere del treno e pertanto tutt’altro che preparate a fronteggiare quell’imprevedibile ed inaspettata emergenza. Eppure ho ammirato quell’altruismo che ha generato massaggi cardiaci e respirazione bocca a bocca “amatoriali”, improvvisati, ma ricchi di disperato altruismo.
Innumerevoli sono state le richieste di soccorso e le telefonate al 118 da parte dei presenti, ma l’eccessivo ritardo, a dir poco eccessivo, perché definirlo eccessivo è uno slancio di generosità, con il quale sono sopraggiunti i soccorsi del 118, a nulla sono serviti, se non a constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Allora, voglio dire a tutti coloro che, come me, erano presenti su quella banchina della stazione di Piazza Garibaldi e hanno assistito alla cruenta morte di quell’uomo, di non sentirsi in colpa, perché nessuno dei presenti può colpevolizzarsi, anzi, la repentina ed altruistica solidarietà dimostrata rappresenta l’unica nota positiva di questa tristissima storia. Piuttosto, questa morte deve rimanere un’indelebile macchia nella coscienza di chi avrebbe potuto salvare quella vita umana, se, solo se, non se la fosse presa troppo con comodo. Ma, soprattutto, mi chiedo e vi chiedo: com’è possibile che all’interno di una Stazione frequentata da migliaia di persone ogni giorno, come quella di Piazza Garibaldi, non sia presente del personale addetto al pronto soccorso o quantomeno un defibrillatore o delle attrezzature salvavita?”
Al momento, non sono ancora noti i motivi del decesso, secondo le testimonianze dei presenti, l’uomo sarebbe stato colto da un improvviso malore. In sostanza, ci sembra di capire che si tratti di una morte scaturita dall’infame circostanza del “trovarsi sl posto sbagliato nel momento sbagliato.”