Le realtà musicali che nascono ai margini delle periferie si sradicano tutte da uno spartito pressoché simile: sommesso, sgualcito, disadorno di note complesse e ricco di sogni e belle speranze.
Molti di quegli spartiti, forse la maggior parte, sono destinati a sbiadire sul fondo di un cassetto dove, sommersi da deludenti rinunce e dalle amare stangate crudelmente inferte dalla realtà, lentamente soffocano quell’ardente passione che dettava il ritmo alle strofe cucite tra rime, accordi e desideri da realizzare.
Le realtà musicali che nascono ai margini delle periferie di Napoli sono contraddistinte da suoni, sfumature, sensazioni e soprattutto difficoltà ancor più complesse e variegate.
Napoli: la città dell’arte, dei sognatori, dei fannulloni e dei cantori. Un’ eredità imponente e difficile da gestire.
Nel corso degli anni, l’arte musicale ha assunto un volto nuovo, più “duro” e senz’altro più consono alla realtà che è chiamata a riprodurre fedelmente sotto forma di beat e rime: il rap.
La Pankina Krew è uno degli esempi più eloquenti in materia di realtà musicali nate in periferia, nella periferia di Napoli ed avvolte nello scaltro e granitico mantello del rap.
Una band che non ha mai smesso di imprimere volitiva e ferma determinazione ai propri sogni, battagliando con le mille vicissitudini che contraddistinguono la realtà musicale e di periferia.
Alti e bassi, sacrifici e traguardi, delusioni e soddisfazioni: questo è quanto Master Prod, Ivanò e Donix hanno scalfito nella loro realtà a suoni di rap.
Tuttavia, il sogno di quei tre ragazzi partiti dell’articolata e problematica periferia est di Napoli, si appresta a vestire l’abito da sera più elegante della sua storia, umana e musicale.
“Industrie45” è una casa polivalente, suddivisa in diversi locali ed avvezza ad ospitare esibizioni musicali, rappresentando quindi un punto nevralgico della movida né campana né italiana, bensì Svizzera.
E domani sera, alle ore 23, nell’esclusivo locale di Zug, cittadina poco distante da Zurigo, avrà luogo un concerto altrettanto esclusivo: la performance de “La Pankina Krew.” La band si ritrova quasi per caso, ma in maniera tutt’altro che casuale, a vivere l’emozione della prima esibizione oltralpe.
Ivanò, un giorno, mentre smanettava al pc, viene contattato da un ragazzo di Zurigo che gli propone proprio di organizzare una live performance in terra svizzera, in quanto rimasto più che positivamente affascinato dalle suggestioni rap evocate dai brani “Fratellino” – farina del sacco di Ivanò – e “Carillon“, singolo estratto dall’album Hardcore Volume 3, realizzato insieme a Master Prod.
Allora Ivanò, galvanizzato dal forte sentore che il vento soffiava a suo favore, ha rilanciato la sua controproposta inviandogli “One Love” il disco de “La Pankina Krew” chiedendogli di ospitare non solo la sua esibizione, ma un live dell’intera band.
E così, domani sera, quel contatto nato in maniera tanto fortunosa quanto casuale, conferirà una forma assai prestigiosa a quel semplice ed intraprendente sogno, nato su una panchina di periferia anni addietro e animato da immutata e sempre crescente determinazione.
Già, la determinazione: il motore che fomenta le motivazioni e che spinge intenzioni ed azioni laddove la logica sbarra la strada ai sogni. Quella determinazione che continua ad illuminare il cammino della band e senza la quale una serata come quella che sorgerà tra le stelle di Zurigo non avrebbe mai avuto ragione d’esistere.
In bocca al lupo, ragazzi!