L’uomo immortalato in questa foto sta sognando ad occhi aperti e ha permesso a milioni di persone di continuare a sognare ascoltando la sua musica.
Oggi ricorre la nascita di uno dei musicisti, arrangiatori e direttore d’orchestra italiani più prolifero dei nostri tempi: Ennio Morricone, che alla veneranda età di ottantasei anni continua a studiare per migliorarsi e a produrre, nonostante abbia cancellato dei concerti in programma per quest’anno a causa di alcuni problemi fisici.
Nato a Roma il 10 novembre del 1928, dove si diplomerà in tromba, in composizione e in strumentazione per banda presso il conservatorio di Santa Cecilia, Morricone ha lavorato all’inizio della sua carriera come arrangiatore presso la Rca, cercando sempre di essere un innovatore, tanto che l’arragiamento di molti testi di musica leggera contengono le sue sperimentazioni musicali. Fra queste possiamo ricordare la canzone “Se telefonando” di Mina e vari pezzi di Morandi, Paoli, Paul Anka.
Dopo essersi sposato con Maria e in seguito alla nascita dei suoi figli si mette alla ricerca di un posto fisso che otterrà in Rai, ma che provvederà a lasciare nello stesso giorno, perché gli fu proibito di realizzare il suo sogno: creare musica.
Morricone, in una delle sue tante interviste, afferma che cosa è per lui: “La musica poi è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita,prende corpo nella mente di chi ascolta. Non è come la poesia,che non necessita di interpretazione perché le parole hanno un loro significato“.
L’inizio del sua ascesa avviene con le musiche scritte per i film western di Sergio Leone che lo porteranno a vincere nel 1965 il Nastro d’argento per il film ” Per un pugno di Dollari “: il primo riconoscimento di una lunga serie, soprattutto in virtù del fatto che Morricone sarà il primo ad adoperare il rumore nelle musica e la voce umana sotto forma di fischio.
Questo suo essere innovatore è stato riconosciuto non soltanto con premi, ma anche dagli elogi dei colleghi che suonano un genere completamente differente dal suo, per esempio i Metallica dal 1983 usano il suo pezzo “L’estasi dell’oro” come brano d’inizio ai loro concerti.
Durante la sua carriera collaborerà anche con altri registi: Bertolucci, Pasolini, Tornatore, Argento, Verdone, passando dal film impegnato al triller alla commedia, senza stancarsi mai.
La cosa che suscita maggiore suggestione, analizzando la personalità di Morricone è che al suo genio non si abbina la sregolatezza, ma al contrario l’equilibrio e la razionalità che sará affinata dalla sua passione per gli scacchi.
Alla moglie che gli ha permesso di avere una famiglia ,ma al tempo stesso di realizzare il suo sogno e ai registi che hanno creduto in lui dedicherà il suo Oscar alla carriera avuto nel 2007 con questo discorso.
«Voglio ringraziare l’accademia per questo onore che mi ha fatto dandomi questo ambito premio, però voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno voluto questo premio per me fortemente, e hanno sentito profondamente di concedermelo. Veramente; voglio ringraziare anche i miei registi, i registi che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo premio e che non lo hanno avuto. Io gli auguro di averlo in un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per me, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo […] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei.»