La piazza di Napoli sembra ormai aver ufficialmente adottato un nuovo idolo: Kalidou Koulibaly, difensore francese, classe 1991, autore di una presentazione sontuosa durante il “glorioso sabato” appena trascorso che ha visto gli azzurri vincere contro la Roma.
Difensore centrale dalle spiccate doti fisiche, munito di una buona tecnica ed una discreta velocità, capace di diventare devastante, allorquando è sospinta dal cuore, generando incursioni impetuose che mandano in visibilio i tifosi.
Inoltre, Koulibaly è un calciatore alquanto duttile che può ricoprire il ruolo di terzino destro di una difesa a quattro, o di mediano sebbene esprima il meglio del suo potenziale come difensore centrale e lo sta ampiamente dimostrando all’ombra del Vesuvio.
I suoi interventi in chiusura, seppure talvolta sbavati dall’acerba inesperienza, risultano provvidenziali ed impeccabili nella maggior parte dei casi.
Di partita in partita, il giovane difensore francese, sta dimostrando in maniera sempre più convincente tutto il suo valoroso talento.
Possente, energico, vigoroso, instancabile: Koulibaly è il vero baluardo della difesa azzurra, seppur divida il reparto con un certo Albiol, il francese non sembra affatto subire alcuna forma di timore reverenziale, in particolar modo, in un momento in cui l’esperto difensore spagnolo sta attraversando un periodo poco brillante. Paradossalmente è il giovane Koulibaly a tenere ben salde le redini del reparto arretrato partenopeo.
Padronanza del campo e prestazioni convincenti che hanno richiamato l’attenzione anche del ct della nazionale francese. A quanto pare, infatti, Deschamps sta tenendo d’occhio Koulibaly prendendolo seriamente in considerazione per una convocazione in Nazionale.
Ai tifosi azzurri non resta che sperare che le affermazioni di chi sostiene che Koulibaly sia il nuovo Thuram, trovino sempre più fermo e solido riscontro nella realtà.