Quella della Terra dei fuochi è una tragedia alla quale hanno tolto il microfono, per cui le urla di disperazione e lo straziante canto di protesta partorito dalle voci della popolazione abbandonata a sé stessa e all’orrore che contamina quei luoghi è destinato a rimanere inudito.
Le mamme di Acerra non ci stanno a subire in silenzio, si oppongono con tutte le loro forze per sbarrare la strada a quel turpe destino che sembra ormai essere irrimediabilmente segnato e dalla tarda serata di ieri stanno manifestando davanti al termovalorizzatore.
Decine di persone, questa mattina, hanno sbarrato l’ingresso ai camion diretti all’inceneritore di Acerra, per protestare contro l’arrivo delle ecoballe provenienti da Coda di volpe di Eboli.
I manifestanti, che hanno trascorso la notte davanti all’impianto in località Pantano, sono stati invitati dalle forze dell’ordine a spostarsi per consentire l’accesso ai camion carichi di rifiuti. In nottata oltre duecento cittadini, per la maggior parte donne appartenenti ad un neonato comitato di mamme “coraggio” preoccupate dalla qualità dei rifiuti salernitani e dall’impatto ambientale dell’inceneritore, hanno manifestato nei pressi del termovalorizzatore, dove era presente anche il sindaco Raffaele Lettieri con alcuni consiglieri comunali ed i vigili urbani, per effettuare controlli sui camion diretti all’impianto. La maggior parte delle mamme ha poi lasciato la zona, annunciando che sarebbero, però, tornate per continuare la protesta.