La scuola è da sempre il più facile e quotato bersaglio da ergere a piazza di spaccio.
Adescare i giovanissimi, incutere in loro “il fascino” del proibito, facendo leva sulle suggestioni che evocano, da sempre, le sostanze stupefacenti, indurli a trasgredire a quel primordiale ed intransigente divieto consegnato, fin dai primi passi, dai genitori: “Non accettare caramelle dagli sconosciuti”. Quando si è bambini, si fatica a comprendere il senso di quella bizzarra esternazione, ma quando si cresce, tutto appare ben più chiaro.
È già tutt’altro che semplice individuare un pusher quando si aggira nei pressi di una scuola, ma quando costui agisce direttamente all’interno, diventa un compito ancor più arduo.
Questo è proprio quanto accadeva nel casertano: custode di giorno, spacciatore di notte. Proprio nelle vicinanze dell’Istituto “Sandro Pertini” in via Matilde Serao a Maddaloni i carabinieri hanno tratto in arresto colui che di giorno in quello stesso istituto lavorava come custode e lo hanno colto in fragranza di reato “con le mani nel sacco” mentre consegnava dosi di droga ad avventori più o meno occasionali.