Il termine Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè “la notte prima di Ognissanti” ed è attribuito a una festività anglosassone che trae le sue origini da ricorrenze celtiche che tuttavia nel “Grande Continente” ha assunto le forme accentuatamente macabre e spesso violente con cui oggi la conosciamo e che si celebra la notte del 31 ottobre.
In verità, la storia consegna tracce di una tradizione similare anche in Italia, tant’è vero che nel celebrare la commemorazione dei defunti, una tradizione vuole che i primi Cristiani, vagabondassero per i villaggi chiedendo un dolce chiamato “pane d’anima”, più dolci ricevevano e maggiori erano le preghiere rivolte ai defunti del donatore.
La macabra festa attualmente è diffusa anche nella maggior parte dei paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che travestiti girano di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda “Dolcetto o scherzetto?”.
La parola “scherzetto” è la traduzione dall’inglese “trick“, una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto (“treat“). “Trick or treat” (dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche “sacrificio o maledizione“.
Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, così come l’emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di Jack-o’-lantern che non è un “grottesco personaggio napoletano”, ma un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo. A causa del suo stato d’ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d’argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero. I successivi dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria vita commise tanti peccati che, quando morì, rifiutato dal paradiso e presentatosi all’Inferno, venne “cordialmente” scacciato dal demonio che gli ricordò il patto ed era ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All’osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall’Inferno), che Jack posizionò all’interno di una rapa che aveva con sé. Cominciò da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un luogo su cui riposarsi.
Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va a caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all’infelice anima che la loro casa non è posto per lui, ma non si dette tregua a cercare un posto di riposo eterno.
Il simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror, film classici dell’orrore, Frankenstein in primis, ma include anche temi come la morte, il male, l’occulto o i mostri mitologici.
Nero, viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.