È noto a tutti quanto l’Unità d’Italia rappresenti per la storia napoletana un crocevia imbevuto nella sofferenza, nell’amarezza, nel rosso sanguigno dei partenopei.
Ebbene, la storia del brigantaggio e dell’unità d’Italia diventa un fumetto.
Una vera operazione trasparenza, che attraverso delle illustrazioni, nitide e basiche, vuole rendere giustizia ad un Sud martoriato e sfruttato dopo il 1861.
S’intitola “La coccarda rossa” questa “vecchie, ma nuova” storia a fumetti, pubblicata da Edizioni Segni d’Autore, narrante la storia dell’esercito borbonico e del brigantaggio postunitario, di quegli uomini che combatterono contro l’invasore piemontese, fedeli a Re Francesco II di Borbone, esiliato a Parigi; uomini che portavano all’occhiello una coccarda rossa come segno di riconoscimento, ma che per il generale Cialdini, Comandante dell’Esercito di occupazione, è stato soltanto il simbolo di semplici rivoltosi rispetto ai quali ordinò lo sterminio.
Fatti realmente accaduti, ripercorsi e ricostruiti attraverso attente ricerche di archivio, analisi di testi, un lavoro durato due anni e del quale finalmente possiamo scoprirne la bellezza, soprattutto per la capacità degna di nota di proporre la Storia senza cadere nella facile trappola d’irrealtà del disegno ma riuscendo, piuttosto, a far conoscere “luoghi poco battuti dal turismo di massa”.
Un modo semplice e coinvolgente di riproporre il passato, narrandolo in una chiave più che moderna ed originale.