L’ironia corre sul web. Ormai è ordinaria prassi.
Tuttavia, di recente, la linea di confine che delimita satira e cattivo gusto, sembra essere diventata assai più esile e sono soprattutto i personaggi pubblici, i cosiddetti “vip” a valicarla con spontanea ed opinabile disinvoltura.
Basta ricordare il recente episodio in cui Belén Rodriguez attraverso il social network Twitter aveva postato un commento offensivo nei confronti di una ragazza piuttosto in carne, rea di aver commentato l’outfit scelto dalla showgirl per il matrimonio dell’amica e collega Elisabetta Canalis dandole della “pattinatrice sul ghiaccio“.
Attenzione, non delle “donna di facili costumi”.
Una reazione che ha fatto insorgere il popolo del web che non ha perdonato quell’uscita infelice all’avvenente argentina. Numerosi sono stai anche i colleghi e i personaggi dello spettacolo che hanno pubblicamente e pesantemente redarguito la Rodriguez.
Eppure, la storia contemporanea insegna che il malcostume regna sovrano e incontrastato in Italia, nelle piccole e nelle grandi questioni, soprattutto tra la nostra classe politica.
Stavolta a praticare un po’ di “sano cyberbullismo” è il vicepresidente del senato, Maurizio Gasparri, il quale denigra una fan di Fedez ritratta in una foto pubblicata su Twitter accanto al cantante, definendola un “coso colorato”.
Immediata la replica da parte della pagina fan del rapper che ricorda a Gasparri che sta denigrando una “persona pulita e umile” ed ancor più sconcertante è la risposta del senatore: “meno droga, più dieta, messa male”.
Una vicenda tanto triste quanto imbarazzante che meriterebbe una sanzione sonora, educativa ed esemplare, in virtù dell’ascesa esponenziale dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo tra i giovani.
Gasparri, in quanto politico e in quanto uomo, deve vergognarsi perché pagato anche e soprattutto per farsi portavoce di tutt’altro e ben più educativi esempi e non per atteggiarsi a bimbominkia vestendo i panni del “bullo da social network.” Soprattutto appare opportuno ricordare al vicepresidente del senato che viene lautamente pagato per svolgere ben più onerose e delicate mansioni e non per cazzeggiare in internet.
I nostri politici, ancora una volta, si rivelano fin troppo abili nello scattare istantanee utili a trascinare l’Italia nel baratro della vergogna e del disgustoso ridicolo.
Istantanea, quella partorita oggi da Gasparri, altresì utile a ricordarci che fin quando saranno questi i “personaggi” a “fare politica” in Italia possiamo pure riporre ogni speranza di ripresa sociale, economica e morale.