Uno sguardo sul diritto che viene dalle suggestioni del cinema o della letteratura. È questa la formula del successo di “Cinema Letteratura e Diritto”, la rassegna ideata e promossa dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l’Archivio di Iconologia politica del CRIE, il Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee.
La rassegna, ideata con il coordinamento scientifico di Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università Suor Orsola Benincasa e docente proprio di Diritto e Letteratura alla Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, si svolgerà con un appuntamento settimanale pomeridiano fino al 10 Dicembre sempre all’Università Suor Orsola Benincasa e avrà come tema conduttore della nona edizione la crisi economica globale, con i suoi risvolti giuridici ma anche con le mutazioni antropologiche che essa determina.
La formula di base conserva la sua tradizionale articolazione in due sezioni: la prima, cinematografica, da quest’anno si chiamerà “Le visioni” (anche in prospettiva di un’apertura ad altre modalità di rappresentazione del giuridico, dalla pittura alla fotografia, dal teatro alla televisione); la seconda, non più esclusivamente letteraria, avrà invece per titolo “Le voci”.
Le visioni della crisi: dal crack Parmalat alla crisi dei mercati finanziari.
“Le visioni” sarà una mini rassegna di quattro film, sul filo conduttore della crisi economica globale, con il supporto di un intervento di un giurista o di un economista.
L’appuntamento inaugurale è fissato per Lunedì 20 Ottobre alle ore 16 presso il Complesso di Santa Lucia al Monte, sede della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, e sarà dedicato al “Capitale umano”, l’ultimo successo cinematografico di Paolo Virzì, introdotto e commentato dal giudice di Cassazione, Alfredo Guardiano. Un film scelto non a caso perché si tratta di un’opera che guarda, con una spietatezza analitica degna della migliore tradizione della commedia all’italiana più caustica (da Dino Risi a Pietro Germi), alle implicazioni della crisi nella provincia italiana del Nord.
Completeranno la sezione cinematografica “Margin Call” (USA, 2011) di J.C. Chandor, il film sull’immissione di titoli ‘tossici’ nel mercato mobiliare e sulle responsabilità della crisi del 2008, “Il gioiellino” di Andrea Molaioli (Italia, 2011), ispirato alla vicenda del crack della Parmalat, e lo struggente “Promised Land” (USA, 2012) di Gus Van Sant, sul conflitto tra profitto economico e diritto alla salute e sulle mistificazioni delle società di estrazione del gas naturale, che peraltro tentarono di ostacolare l’uscita del film.
La sezione “Le voci” sarà quest’anno quanto mai eterogenea: non solo letteratura ma anche teatro e fumetto. Si parte il 29 Ottobre con l’avvocato-scrittore Diego De Silva, creatore della serie dell’avvocato (d’insuccesso) Malinconico e si chiude con un grande classico della letteratura: Franz Kafka, la cui figura sarà analizzata partendo dal libro postumo di un grande giurista, Antonio Cassese, che rappresenta una riflessione profonda sulla presenza, e sui riusi, di Kafka tra i giuristi italiani (da Salvatore Satta a Franco Cordero).
Fumetto e Teatro le due novità della nona edizione con la partecipazione di Raffaele Cantone e Fabrizio Gifuni
Due gli appuntamenti speciali della sezione “Le Voci”. Innanzitutto la lettura del diritto che viene dal fumetto. Il personaggio di Maxmagnus sarà l’occasione per una riflessione sulla corruzione amministrativa con un dialogo tra l’amministrativista Aldo Sandulli, direttore scientifico del Master in Alti Studi Amministrativi all’Università Suor Orsola Benincasa e il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e titolare, proprio al Suor Orsola, dell’unico insegnamento italiano specificamente dedicato alla legislazione antimafia.
E poi la novità più rilevante dell’edizione di quest’anno: il teatro, con l’attore Fabrizio Gifuni, grande protagonista della scena teatrale e cinematografica italiana, David di Donatello per “Il capitale umano”, che sarà impegnato in una sorprendente ‘lezione’ sul processo, dal titolo “Ordinare o precipitarsi? Divagazioni sul rito, il gioco e il processo penale”.
La facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa ha voluto fortemente anche nell’anno accademico 2014-2015 il ritorno della rassegna “Cinema Letteratura e Diritto” con un duplice obiettivo: rafforzare i percorsi formativi integrativi all’interno dei corsi di laurea ed avere un momento di incontro sui temi del diritto e della giustizia per la comunità dei giuristi ed in particolare per i giovani studiosi della città di Napoli.
Si tratta di un’iniziativa assolutamente originale nel panorama accademico italiano nata nel 2006 proprio all’Università Suor Orsola Benincasa ed ora riproposta anche in altre università italiane, che come spiega il Preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, Aldo Sandulli “persegue il fine di integrare la didattica ordinaria con un ampliamento del bagaglio culturale degli studenti, in grado di aumentarne la sensibilità e il senso critico nello studio del diritto”.
“L’obiettivo della nostra rassegna – spiega Aldo Sandulli – è quello di fornire agli studenti di Giurisprudenza, ma anche alla comunità dei giuristi e non solo, gli strumenti critici per una riflessione più ampia e complessa sul ‘diritto’ e le sue trasformazioni, contribuendo alla formazione di un giurista ‘colto’, capace di problematizzare gli specialismi collocandoli in una campitura culturale decisamente più vasta”.
La rassegna ha per titolo “Davanti alla legge. Immaginare il diritto” con un chiaro riferimento alla celebre parabola kafkiana sulla necessità della legge (la porta aperta), sulla sua destinazione, sulla sua forma e interpretazione; parabola nella quale Kafka riprende, riscrivendola, una tradizione secolare che risale a Origene.
“La rassegna “Cinema Letteratura e Diritto” – evidenzia Sandulli – è sicuramente uno dei tratti distintivi del nostro modo di “fare università” alla Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, dove si propone, ormai da anni, anche grazie al numero programmato di studenti, una didattica fortemente innovativa, attenta alla tradizione degli studi giuridici teorici, ma anche fortemente votata alla preparazione alle “pratiche” del diritto, attraverso lo studio dei casi giurisprudenziali, le simulazioni processuali, i tirocini presso le magistrature e le lezioni affidate non solo ai giuristi accademici ma anche ai diversi esponenti delle professioni forensi”.