Un altro caso di sevizie avvenuto ai danni di un minore.
Un altro tragico episodio sul quale viene affrancata l’impropria etichetta del “gioco”.
Il triste palcoscenico dell’ennesimo e cruento episodio di violenza è Pinerolo, comune in provincia di Torino. Una linea immaginaria, ma più che spessa, congiunge i due estremi dello Stivale, sottolineando ed evidenziando in maniera cruda e sempre più spietata il disagio mentale e sociale nel quale annegano le nuove prefazioni.
Un 15enne è stato trasportato all’ospedale della cittadina piemontese, dove è stato operato d’urgenza all’intestino retto in seguito alle lesioni sortite da un attrezzo sportivo.
Anche in questo caso si parla di “scherzo finito male” da parte di un amico in palestra.
I due stavano eseguendo lo “squat”, un esercizio per i muscoli delle gambe che consiste nell’effettuare dei piegamenti sulle ginocchia, quando uno dei due ha posizionato l’attrezzo sportivo, simile a un bastone, sotto l’altro.
La vittima è stata trasportata all’ospedale di Pinerolo in condizioni inizialmente gravissime per la perforazione dell’intestino retto e per la conseguente emorragia.
A salvargli la vita l’intervento chirurgico del primario dell’ospedale.
Il ragazzo si trova ora nel reparto di chirurgia ad alta intensità.
Il fatto è stato segnalato dall’ospedale alla procura dei minori di Torino per gli accertamenti del caso.
Risulterebbe ancor più di cattivo gusto e ben poco edificante utilizzare la tragedia vissuta da un altro adolescente per rivendicare “il diritto di riscatto del Sud” e sottolineare come tali e raccapriccianti episodi si verifichino anche al Nord.
Questo è un dramma che deve unire l’intero stivale ed ancora di più tutte le coscienze che lo popolano, perché è un dramma che investe i nostri ragazzi, quelli che rappresentano il futuro dell’Italia.
Di tutta l’Italia.