Alla vigilia del big match della settima giornata di Serie A, come di consueto è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione e per presentare Inter-Napoli ai cronisti.
SCUDETTO – “Credo di essere stato chiaro fin dall’inizio: bisogna pensare una partita alla volta, mai guardare all’obiettivo finale. Penso che se vinceremo questa partita sarà più facile pensare di vincere la prossima. Non guardo al risultato finale della stagione, ora penso alla partita con l’Inter”.
RINNOVO – “Se c’è un appuntamento fissato? La cosa importante con il presidente era parlare e vedere cosa aveva fatto la squadra e lui è stato entusiasta. Abbiamo detto insieme che ci sono quindici gare fino a gennaio e quindi dobbiamo pensare solo a questo. Meglio concentrarsi sulle partite ora”.
INTER – “Giochiamo contro una delle squadre più forti del campionato, visti anche i rinforzi sul calciomercato. Non sono nel momento migliore, ma la rosa ed il livello dell’allenatore non sono in discussione. Sappiamo che con Cagliari e Fiorentina avrebbero potuto far meglio. Sono forti e lotteranno per l’Europa fino alla fine. Sarà una partita dura. Quando sono arrivato io c’erano quindici giocatori sopra i trent’anni, era difficile che sarebbero rimasti a lungo. Ora per me è una partita come un’altra con una squadra di alto livello che può essere il nostro rivale fino alla fine”.
CONDIZIONE DELLA SQUADRA – “Abbiamo tante partite, sarà difficile. Dopo la sosta dobbiamo vedere dove siamo, abbiamo vinto tre partite di fila e ora dobbiamo dimostrare di stare bene contro una squadra che deve ripartire. Loro giocano in casa con i tifosi vicino e li conosco bene. Si aspetteranno una vittoria, ma anche noi dovremo provare a vincere. Noi dobbiamo avere la mentalità di andare a vincere ovunque. Dobbiamo cercare di mantenere la forma che avevamo prima della sosta. Abbiamo sette partite in ventuno giorni, è un periodo decisivo. Se usciamo bene possiamo puntare in alto. Credo che possiamo competere con chiunque. Veniamo da tre vittorie consecutive, un successo con l’Inter ci darebbe una spinta ulteriore”.
GARGANO – “Perdere un giocatore che ha rinunciato alla nazionale per stare qua e lavorare per stare al meglio mi dispiace, ma la rosa è preparata e se vinciamo anche senza di lui va bene”.
MAZZARRI – “Una società importante ci si aspetta che stia in alto. Quando i risultati non sono buoni, soprattutto in Italia, si parla di crisi. La squadra è forte, l’allenatore anche e sono sicuro che andranno lontano”.