A Pianura, lì dove meno di una settimana fa, il piccolo Vincenzo è stato protagonista delle riprovevoli sevizie che lo hanno ridotto in fin di vita, è attualmente in corso una fiaccolata di solidarietà e protesta.
Napoli scende in piazza coesa ed animata da un unico ed intransigente intento: “Diciamo stop a ogni forma di violenza”.
Il raduno, previsto alle ore 17 fuori i cancelli dell’autolavaggio che è stato teatro di questo disgustoso e aberrante episodio di violenza ai danni di un minorenne.
“Fate molti, moltissimi striscioni, ma non cedete alla tentazione di restituire la violenza. Non è questo lo spirito dell’evento. Siamo arrabbiati, ma la violenza non è mai la risposta giusta”.
Questo è quanto si legge sulla pagina Facebook che ha annunciato ed organizzato la suddetta manifestazione.
“Per domani chiediamo a tutti di fare foto e filmati della fiaccolata – si legge ancora sulla pagina – per far vedere che a Napoli non c’è solo “gente che non parla”, come molti giornali stanno facendo credere in queste ore”.
Intanto resta in carcere Vincenzo Iacolare, il giovane fermato mercoledì scorso dai carabinieri per le sevizie con il tubo dell’aria compressa a un ragazzo di 14 anni. Al termine dell’udienza di convalida tenutasi stamane, il gip Antonio Cairo, accogliendo la richiesta dell’aggiunto Filippo Beatrice e del sostituto Fabio De Cristofaro, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per i reati di tentativo di omicidio e violenza sessuale.
L’udienza si è svolta nel carcere di Poggioreale. Vincenzo Iacolare, disoccupato e padre di un bambino di due anni è accusato di tentativo di omicidio e violenza sessuale.
Altri due giovani, dipendenti dell’auto lavaggio presenti alla sevizia sono stati denunciati. I carabinieri, grazie al racconto del piccolo Vincenzo, vogliono capire meglio il ruolo avuto nella vicenda dai due denunciati. Non sembrerebbe che abbiano fatto qualcosa per fermare l’aggressione e anzi nelle mani degli investigatori è finito anche il cellulare di uno dei due indagati, che avrebbe ripreso la scena. Al lavoro sul video un perito della Procura. Secondo la ricostruzione della difesa, il ragazzino, dopo la violenza, si è accasciato a terra e ha iniziato a vomitare.
Iacolare e gli altri due giovani denunciati a piede libero si sarebbero prodigati per soccorrerlo, prima adagiandolo su un divano e poi, avendo compreso che le sue condizioni erano gravi, accompagnandolo all’ospedale San Paolo.
Migliorano, intanto, anche se continuano ad essere in prognosi riservata, le condizioni del piccolo Vincenzo, il ragazzino di Pianura seviziato e insultato perché è “grasso”. Dopo un intervento durato sette ore all’ospedale San Paolo e l’asportazione del colon, il 14enne ieri è stato trasferito dalla rianimazione al reparto di chirurgia d’urgenza generale.