È accaduto ancora una volta, per l’ennesima volta: la cronaca contemporanea ci consegna storie prive qualsiasi logica e buon senso.
Non che la criminalità e la violenza di per sé ne sano munite, tuttavia, al cospetto di taluni atti d’inconsulta violenza, tanto gratuita quanto irruenta, non si può che rimanere inermi e desolati.
Perché quella che emerge è “la violenza cruda e scellerata” quella dettata dalla noia dal “desiderio di far male” o dalla semplice voglia di “seminare paura” per far prevalere la propria opinabile supremazia, in quanto.
Tuttavia, quella palesata con l’ausilio dell’arroganza di un’arma, non è forza, ma vigliaccheria.
Questo genere di violenza è quella che può colpire e sopraffare ciascuno di noi, in ogni momento, senza alcun margine di previsione o preavviso.
Un uomo di 30 anni, un uomo qualunque, un 30enne qualunque, è stato accoltellato nel centro di Napoli da due giovani, mentre stava andando a buttare la spazzatura.
I due lo hanno prima preso in giro e insultato e poi di fronte alla sua reazione sono scattati aggressione ed accoltellamento.
L’uomo, dipendente di un bar in piazza Miraglia, ferito alla spalla sinistra, si è trascinato su una panchina del Vecchio Policlinico.
Chissà semmai verrà trovata una plausibile risposta ad un semplice quesito: perché?