Malgrado la pioggia che sta iniziando a cadere su Napoli, prosegue senza defezioni il corteo Block Bce.
Un imponente spiegamento di sicurezza delle forze dell’ordine circonda il Museo e il Parco di Capodimonte.
Nella zona il traffico veicolare è stato deviato o interrotto, mentre la situazione è sorvegliata dall’alto da un elicottero. Anche all’interno del parco è nutrita la presenza di uomini della sicurezza.
I manifestanti rivolgono un appello alle forze: “levatevi i caschi e manifestate con noi. Fate venire anche i vostri figli, stiamo uniti per riconquistare il nostro futuro”.
Incassa anche gli applausi del personale medico dell’ospedale Cto (Centro traumatologico Ortopedico) il corteo contro il vertice della Bce. Gli applausi sono partiti mentre un attivista, Alfonso De Vita, descriveva lo stato “pietoso della sanità campana” e i “diritti dei cittadini negati”.
Alcuni negozi accolgono i manifestanti abbassando le saracinesche, eppur continui sono gli applausi della gente, per strada o affacciata ai balconi, lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro il vertice Bce.
Applausi di gran lunga più scroscianti rispetto alla timida pioggia che aleggia su Napoli.
“È stato fatto terrorismo mediatico – dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del corteo – non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”.
Nelle retrovie si sono sistemati, con uno striscione, un gruppo di aderenti al movimento di lotta per il lavoro e alcuni cittadini ucraini con cartelli con la scritta “Unione europea vergogna” e la bandiera del loro paese macchiata di sangue.
A circa trecento metri dalla coda del corteo i poliziotti in assetto antisommossa seguono lo svolgimento della manifestazione.
I manifestanti, circa 4.000 secondo gli organizzatori, si sono radunati nel piazzale antistante la stazione Colli Aminei della linea 1 della metropolitana.
L’Istituto scolastico Salvemini, che si trova nei pressi del luogo dove i manifestanti si sono radunati, oggi è chiuso.
In piazza sono scesi studenti, disoccupati ma anche mamme e semplici cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese. Tanti anche i cartelli esposti. Su alcuni si legge “Più case per tutti ma i banchieri nelle cantine”, “Block Bce perché la spesa dei governi la decidiamo noi”. “No Bce, no austerità, case e reddito per tutti”.