20 settembre, Rende – Cosenza.
L’ultimo sussulto d’estate, l’ultima tappa del tour estivo di Jovine.
Il fatto che nella suddetta area urbana è ubicato l’Unical, il più grande campus universitario italiano, la “Rende” la location ideale nella quale incastonare l’ultima performance della band partenopea, in quanto prevedibilmente atterrata in un gremito campo di “Contrabbandieri d’ammore”.
L’ultimo fuoco d’artificio, l’ultima foto, l’ultima ovazione, l’ultima notte che introduce i titoli di coda di una tournée che ha cosparso musica, euforia, sentimenti buoni, voglia di stare insieme e “fare aggregazione”, in molteplici, piccole e grandi realtà del centro-Sud Italia.
La musica di Jovine, però, è animata da un prolifero, viscerale ed indomabile fervore creativo che non conosce né stasi né inerzia.
La musica di Jovine è quell’eruzione di motivazione, determinazione, forza, tenacia e combattività di cui si avverte l’impellente ed incessante bisogno nel corso della consueta ed inconsueta vita quotidiana.
Quando tutto va bene, quando tutto va male, quando lui non chiama, quando lungo il sentiero della vita frana un inaspettato problema a sbarrare la strada, quando nelle stanze più segrete dell’anima piange il dolore, quando tuonano emozioni avverse, contrastanti e negative, quando la mente, pericolosamente, barcolla nell’incertezza, nella precarietà e nell’ansia di vivere, quando, tra una pioggia di nuvole, si fatica ad intravedere il sole, allora vale la pena di dare voce e spazio alla musica di Jovine.
Perché quella melodia è capace di prendere per mano i cuori in cui è scalfita la sensibilità necessaria per riconoscere “il dono” di cui sa farsi portatrice per condurli tutti lì, lungo quella strada che introduce “alla ricerca di un mondo migliore”.
E questo genere di “viaggio” non si ferma proprio mai.
Piuttosto impone solo di attendere, con impaziente e scalpitante emozione, di conoscere ed afferrare nuove mete, nuovi brani, nuovi modi di “dar voce a quella voce” che vive dentro ciascuno di noi.
In tal senso, possiamo dormire sogni tranquilli, perché la musica di Jovine è come il mare: non si ferma mai.
E questo vale d’estate, ma ancor più d’inverno…