Su Napoli irrompe un’ inaspettata e spiacevole notizia: scatta l’allarme cimici.
Dalla settimana scorsa sono giunte numerose segnalazioni, provenienti da diverse zone del capoluogo partenopeo, da parte di persone che hanno denunciato case infestate dalle cimici. Dopo l’invasione delle batte, quindi, Napoli teme una nuova e sgradevole “convivenza forzata”.
Maggiormente coinvolto il Quartiere Vomero e non solo.
Le denunce dei cittadini provengono da tutti i quartieri con viali alberati che, se trascurati, si possono trasformare in dimore ideali di insetti vari che, come nel caso delle cimici, pur non essendo pericolosi per l’uomo, provocano danni materiali e psicologici tutt’altro che irrilevanti. Corpi che repentinamente si ricoprono di bolle rosse. Esordio che orienta verso qualsivoglia supposizione, ma, mai, neanche la mente più ferrata in materia potrebbe dedurre che si tratti del frutto del lavoro di cimici.
Costretti a vivere con le finestre chiuse, pur di osteggiare quella sgradevolissima invasione, in una condizione emotiva che esaspera e stressa la quotidianità e come sovente accade, danno e beffa camminano a braccetto: tende, materassi, indumenti, divani buttati via, perché infestati da larve. E nei cittadini comuni vige la consapevolezza che fin quando non verrà praticata la potatura degli alberi o la disinfestazione, il problema non verrà mai risolto e il fenomeno non sarà arginato.
«Chiederemo il risarcimento del danno da stress, esistenziale, della violazione della qualità della vita al Comune di Napoli e informeremo con una denuncia la Procura della Repubblica affinché chi mette in pericolo la vita dei bambini e non adempie ai doveri di disinfestazione e tutela della salute pubblica paghi». Questo è quanto promettono i residenti delle zone affette dal problema, in quanto, principalmente privati delle più basilari regole a salvaguardia del viver civile e della dignità umana.