11 settembre 2001: il giorno che ha irreversibilmente scosso, infranto e segnato le coscienze dell’intero pianeta.
Era il giorno in cui l’America fu colpita a morte in quello che aveva sempre creduto essere uno dei suoi più saldi punti di forza, emblema di prestigio, magnificenza, grandezza: le Twin Towers, ovvero, le Torri Gemelle.
Erano le ore 8:46.40 della mattina dell’11 settembre 2001 quando due aerei di linea della American e della United Airlines, guidati da due terroristi islamici, si schiantarono, a distanza di 16 minuti e 29 secondi l’uno dall’altro, contro le due torri, causandone l’incendio e la parziale distruzione di alcuni piani.
Le vittime di quell’agghiacciante attentato alle torri, inclusi i passeggeri degli aerei ed esclusi i terroristi islamici, furono 2.749.
E nel corso di questi anni, paradossalmente, quell’attentato ha continuato a mietere altre vittime.
Oltre 2.500 soccorritori che hanno lavorato a Ground Zero dopo il crollo delle Torri Gemelle, infatti, si sono ammalati di cancro: è “la maledizione dell’11 settembre”, l’altra turpe e distruttiva faccia della tragedia che ha cambiato per sempre il volto dell’America.
Secondo il World Trade Center Health Program del Mount Sinai Hospital di New York, 1.655 tra i 37mila poliziotti, lavoratori della nettezza urbana, altri dipendenti comunali e volontari che hanno prestato servizio a Ground Zero, dopo l’11 settembre 2011, si sono ammalati di cancro.
E il bilancio sale a 2.518 persone se si aggiungono vigili del fuoco e paramedici.
Un dramma che, a distanza di 13 anni, continua ad infliggere crude e letali coltellate al cuore dell’America.