Per Gianni Sasso è tempo di raccogliere delusioni, emozioni, tute e t-shirt relative all’esperienza rimediata in Canada, relegarle in una valigia e ritornare in Italia, a casa.
Partire e ripartire: questi gli imperativi tatuati nel cranio e nell’anima di un atleta che non conosce commiserazione e munito di una tempra troppo combattiva e propositiva per consentirgli di demoralizzarsi e rimanere rannicchiato in un angolo a leccarsi le ferite.
Il “Re Leone” ha creduto e ha sperato che questa potesse essere la gara utile per migliorare l’ottavo posto di Londra 2013, ma così non è stato.
Ora non c’è posto per i rimpianti, non c’è tempo per leccarsi le ferite, Gianni è prima un uomo forgiato dalle ostilità della vita e più che avvezzo a destreggiarle e superarle e poi un atleta scaltro, instancabile, combattivo, tenace, caparbio.
Ed è quanto emerge dalle sue stesse parole, quelle diramate attraverso la pagina Facebook a lui dedicata, “Gianni Sasso supporter”.
L’atleta ischitano, attraverso un post, infatti,ha commentato a freddo l’esperienza del World Triathlon Edmonton:
“Le gare di Coppa del Mondo 2014 (7° a Besançon, 4° a Londra, 7° a Kitzbuhel, 3° a Chicago, 5° a Iseo e 1° a Magog) mi hanno dato tanta esperienza e grazie alla Federazione Italiana Triathlon sono arrivato preparato alla prova finale per il titolo Mondiale World Triathlon Edmonton. Ci ho provato e non è andata come mi aspettavo. Le gare sono così. Domani si torna in Italia, ma prima voglio fare i complimenti ai miei compagni di Nazionale: Michele Ferrarin che nella mia categoria (PT2) ha conquistato l’argento, a Alessio Borgato (PT3) e Rita Cuccuru (PT1) con due bronzi. Correre per l’Italia è un orgoglio unico: farlo con tutti voi che su questa pagina mi spingete ad andare avanti è una emozione grandissima! GRAZIE A TUTTI!”