Un nuovo giorno, una nuova rapina, l’ennesimo ferito.
Cambia la location, stavolta è Piazzetta di Porta, cambia la sagoma, stavolta è un 20enne turista giapponese, non cambiano forma e sostanza: affiancato da un malvivente che ha cercato dirubargli il marsupio, il ragazzo si è ribellato ed è stato colpito al torace con un temperino.
Quello che desta maggiormente stupore è la frequenza con la quale tali episodi si susseguono.
Senza criterio, senza pietà, senza regole, ma con un unico, sfrontato monito da imprimere alle loro cruente gesta: conquistare il bottino.
A qualsiasi costo.
Questo, di certo, non è il miglior spot pubblicitario da propinare ai turisti attirati dal fascino del golfo più suggestivo del mondo, dalle cui acque, però, talvolta, emergono taluni squali capaci di azzannarne le fulgide fattezze.
Questo, di certo, non è il ritratto più fedele del modo di vivere che troneggia all’ombra del Vesuvio.
Queste sono solo ingiuriose coltellate che feriscono la dignità di un popolo.