Il Napoli ha regalato al pubblico del San Paolo la prima “notte da leoni”.
Eppure, nonostante il feroce ruggito sviscerato dai supporters partenopei attraverso il fatidico urlo “The Champions!” gli azzurri non hanno tirato fuori le unghie fin da subito.
In verità, i primi 45’, l’Athletic Bilbao li ha chiusi in vantaggio non solo sul tabellino di gara per effetto della rete siglata dai baschi, ma anche e soprattutto per il piglio, l’approccio alla gara, la padronanza del campo e la consapevolezza dei propri mezzi, sfrontatamente mostrata dai Los Leones.
Un Napoli in difficoltà, palesemente in difficoltà quello sceso negli spogliatoi.
Gli uomini di Benitez non sono entrati immediatamente in gara ed apparivano smarriti, imprecisi, impacciati.
Il pubblico del San Paolo non ha raccolto l’appello di Mister Rafa ed ha accompagnato il rientro degli azzurri negli spogliatoi con una gremita pioggia di fischi.
Forse l’intransigente monito che grondava dagli spalti, forse l’ingresso di Mertens, – subentrato ad un Insigne contestatissimo dalla platea napoletana ed in evidente contrasto con i tifosi – forse le più risolute ed accorte indicazioni giunte durante l’intervallo, forse la voglia di giocare la Champions e svariati altri fattori hanno concorso a smuovere le anime azzurre, cambiando il volto al Napoli, oltre che alla partita.
Ci pensa un certo Higuaín a ripristinare la parità, realizzando un gol frutto del sopraffino e perfetto connubio tra tecnica e grinta, confermandosi, per l’ennesima volta “giustiziere dei baschi” e killer azzurro per eccellenza in aria di rigore, lui, Gonzalo, la voglia di respirare l’Europa che conta la porta tatuata negli occhi, quella voglia capace di imprimergli sul volto una maschera di arcigna e volitiva determinazione.
E dopo il gol di Gonzalo, il Napoli ha ricordato di essere il Napoli ed ha rispolverato quella impavida, impietosa e sfrontata acredine, pregna di livore agonistico che contraddistingue “il Napoli quando gioca da Napoli” sottolineando come e quanto la squadra di Benitez meritava ampiamente finanche di portarsi in vantaggio.
Vantaggio che avrebbe traghettato i partenopei verso il San Mames trasportati da tutt’altra onda emotiva.
Tuttavia, la notte magica del San Paolo consegna un monito essenziale ed imprescindibile agli azzurri: se il Napoli gioca da Napoli, non ha alcun rivale da temere.