“Se i quadri parlassero napoletano” è una delle pagine più esilaranti ed ingegnose partorite da Facebook e grazie a Facebook.
Un mix geniale e perfetto di ritratti ai quali vengono associati sketch ironici, rigorosamente in dialetto napoletano, che, nel giro di una dozzina di mesi, si è rivelato capace di attirare oltre 145.000 followers.
Uno dei tanti fenomeni virali che sottolinea e premia “l’idea originale” dimostrando come e quanto sia facile attirare consensi e suscitare seguito e scalpore, semplicemente proponendo una comicità spicciola e mai banale, disadorna dei pomposi eccessi, quelli che il pubblico ha palesemente dimostrato di non gradire e dai quali si rivela ampiamente e notoriamente nauseato.
Quella adottata da questa pagina è, infatti, un’ironia semplice, quella che enfatizza l’essenza dell’ “essere napoletani”: ingegno, simpatia, scaltrezza, quel disporre sempre di una battuta pronta e sapersi rivelare celermente lesti nell’estrarla dalla tasca, al momento opportuno, quell’innata capacità di generare sentite e fragorose risate, senza riflettori, senza palcoscenico, ma piuttosto animati dal crudo e sincero desiderio di star bene.
Una risata fine a se stessa, senza maschere né secondi fini.
Ed è questo l’ingrediente essenziale che rende la pagina “se i quadri parlassero napoletano” una portata genuina ed appetitosa. Agli occhi dei napoletani e non solo.