Una grande festa in cui troneggia la tradizione: questa è l’essenza cardine di “ReWine” la storica “Festa del vino” che si protrae per due giorni, 16 e 17 agosto, durante i quali il borgo di Pellare, raccolto paese poco distante da Vallo della Lucania, veste l’abito delle grandi occasioni, preparandosi ad accogliere migliaia di partecipanti, attratti dal fascinoso richiamo insito nel connubio perfetto tra cibo genuino e buon vino. Quello stesso vino che nei secoli aveva reso rinomato il paese sino ad acquisire fama presso la Corte Reale di Napoli grazie al prezioso prodotto delle viti locali.
Un calice di vino e un piatto della tradizione gastronomica del posto diventano l’occasione per scoprire l’identità, la storia e la cultura del territorio.
Abbinando le degustazioni allo spettacolo.
Ovvero, l’evocativa sfilata del Re e della Regina, che attraversa i suggestivi vicoli del Borgo DiVino e termina alla Fontana dei Tre Carciofi dove l’acqua si trasforma, miracolo o magia, o semplicemente ingegnoso stratagemma, in vino.
Nel contesto d’eccezione delle vie del centro storico di Pellare, gli stand enogastronomici sono diversi e succulenti, spostando tradizione del luogo e peculiarità di altre località del comprensorio: cavatielli e fusilli, lagane e ceci, foglie e patate, cinghiale, agnello, pizze fritte, funghi porcini, una varietà di dolci e tanto altro.
Il versante più strettamente culturale è invece insito nell’allestimento di un mercatino di prodotti tipici e dell’organizzazione di convegni e seminari sui temi della coltivazione della vite e della conservazione del vino.
ReWine è un evento che si ripropone di perseguire il sano e genuino divertimento, ma tanti, troppi fattori, vengono impropriamente distorti da eventuali malintenzionati in spunti e/o pretesti volti esclusivamente a rovinare la festa, oltre che creare pericolo a sé e agli altri.
La massiccia presenza di giovani, la cospicua quantità di vino disponibile a prezzi alla portata di tutti, infatti, costituiscono i due principali fattori di rischio che trovarono la loro massima e violenta divagazione durante la prima serata dello scorso anno: nella piazza grande allestita a discoteca, infatti, una delle tante risse, terminò con un accoltellamento.
Un episodio che condizionò la serata successiva, oltre che quella targata 2014: limitata la somministrazione del vino e di altre bevande alcooliche con rigorosi controlli sia all’interno che all’esterno della manifestazione, eliminati gli spettacoli musicali visti ed interpretati, da persone poco intelligenti, come “discoteca all’aperto”, riproposti solo canti e musiche popolari per ricreare l’atmosfera festosa e serena che da sempre ha contraddistinto questa festa e il territorio cilentano.
La misura cautelativa più importante è stata quella attuata nei confronti degli autobus privati, noleggiati da un sensibile numero di gruppi di persone, nel corso delle precedenti edizioni, per recarsi alla festa popolare e provenienti dalle più disparate località della Campania e finanche da fuori regione.
Quest’anno, per evitare che il supporto fornito dal bus potesse costituire un sicuro alibi per tuffarsi nella degenerazione e negli eccessi, il transito dei pullman è stato limitato a Vallo della Lucania, dove, per consentire di raggiungere Pellare, è stato allestito un servizio navetta.
Ciò nonostante, anche quest’anno, la manifestazione ha confermato il cospicuo consenso popolare degli altri anni, collezionando il solito, prevedibile bagno di folla.