Un’altra storia di inverosimile degrado sociale.
Ancora una volta ambientata nel Quartiere Vomero di Napoli, quello più notoriamente etichettato come “l’isola felice” che ospita i più facoltosi ed abbienti cittadini napoletani. E invece, questo luogo comune, viene facilmente sfatato da quest’ ultimo sconcertante episodio emerso nelle ultime ore: una donna è morta di tetano a 69 anni.
L’infezione, quasi sicuramente, è stata contratta nell’abitazione dove viveva: una casa-discarica, situata proprio nel quartiere Vomero di Napoli, dove non c’era l’acqua corrente, ma feci, rifiuti, gatti, forse anche topi. Ad entrare in casa e ad attestare lo stato di degrado sono stati i vigili urbani ce non hanno potuto fare altro che appurare il livello di putrido degrado radicato nell’abitazione: armadi divelti, materassi strappati, reti arrugginite che probabilmente hanno causato l’infezione da tetano. La luce era assicurata da una sola lampadina e c’erano rifiuti, feci, cibo per gatti e cibo per l’anziana e il figli che divideva la casa con la donna.
Secondo quanto accertato dai vigili urbani, la donna – Maria Rabusin – era nata in Jugoslavia. Una volontaria portava loro del cibo, poi, le condizioni tutt’altro che confortevoli in cui imperversava la casa in associazione allo stato di salute del figlio 34enne, affetto da gravi deficit mentali, ha richiesto l’intervento degli assistenti sociali.
A portare alla luce la storia, il personale dell’ospedale Cotugno, dove la donna era stata ricoverata, in particolare la dottoressa Alessia Giangrasso della direzione sanitaria che dopo aver visto le foto della casa mostrate dalla volontaria e ha chiamato subito i vigili urbani per verificare lo stato delle cose.