L’estate è “la stagione d’oro” per il commercio di capi contraffatti.
Borse, cinture, occhiali, cappelli, accessori, vestiario, merce rigorosamente griffata che spopola ovunque: sulle spiagge, tra le strade, nelle feste di piazza, ovunque, proprio ovunque.
Un vero e proprio commercio parallelo, organizzato nei minimi dettagli e saldamente radicato in tutte le località balneari che rappresenta uno dei business più sicuri nei quali la Camorra investe incessantemente.
Così come dimostra il sequestro di 120 mila articoli taroccati, laboratori, sartorie e magazzini, avvenuto durante la giornata di ieri a Napoli con consequenziale denuncia per 11 persone per associazione a delinquere.
Un vero e proprio “distretto industriale del falso” quello scoperto e smascherato dalla Guardia di Finanza all’ombra del Vesuvio, partendo da venditori ambulanti irregolari che, nelle spiagge del litorale romano, offrono la loro mercanzia in vendita, i finanzieri di Roma hanno ripercorso a ritroso la filiera distributiva individuando i vertici dell’organizzazione.