Esistono dei posti che, quando ti entrano nella vita per la prima volta, sono capaci di lasciare un segno indelebile che tesse un filo di emozioni positive tali da imbastire un’empatia speciale con tutto quello che li racconta e li ricorda.
Altri posti, invece, si adagiano su una solida pietra di carisma e naturale bellezza, in modo da affascinare, tutte le volte come se fosse la prima e, al contempo, tutte le volte, regalando sfumature, suggestioni e sensazioni che dipingono emozioni diverse.
Altri posti ancora, mentre li percorri, ti parlano per quanto eloquente e marcata è il carico di messaggi tutt’altro che codificato, di cui sono pregni l’asfalto, ogni singola pietra, i giochi di serenità e luce dipinti dal tramonto e soprattutto il mare.
Nel cuore del Cilento, esiste un piccolo, ma tutt’altro che gramo, paese capace di personificare e consegnare tutte le casistiche sopra citate: Acciaroli.
Quella piccola fetta di paradiso che non a caso, non per caso, è stata ribattezzata “la perla del Cilento” preannuncia quanto speciale sia la sua essenza, mentre, in auto, si percorre il tratto di strada che termina tra le sue braccia.
Un groviglio di curve, costeggiate dal verde della vegetazione da un lato e, dall’altro, dalle molteplici ed incantevoli sfumature di azzurro cristallino che solo e soltanto il mare, quel mare è in grado di produrre.
Al termine della quella più capricciosa, appare Acciaroli.
La sagoma di un ristorante costruito a picco sul mare, l’antica Torre Saracena e quella della Chiesa, delimitano il punto d’arrivo e vedendogli assumere forme e dimensioni sempre più “reali”, lasciandosi alle spalle sempre più strada, si può cronometrare l’arrivo meglio di come farebbe qualsivoglia sofisticato e pignolo marchingegno.
E durante questo viaggio che sfocia in quel “punto d’arrivo” e ramifica in prossimità di esso, vi spiegheremo cosa significa “vacanzare in Cilento”.