Dopo gli ultimi episodi di criminalità e di disturbo delle quiete pubblica avvenuti nei fine settimana sulle spiagge della cittadina di Meta di Sorrento, l’amministrazione comunale locale non ha perso tempo ed è corsa ai ripari.
Il neosindaco di Meta, Giuseppe Tito, ha emesso un’ordinanza già ribattezzata “anti-cafoni” in cui ha predisposto una serie di norme molto restrittive per quella moltitudine di bagnanti e pendolari che ogni giorno si riversano sul territorio di Meta.
Dieci divieti, che vanno dal consumo di cibo all’uso del pallone lungo strade e spiagge, dal “percorrere le strade e le passeggiate del territorio comunale con il solo costume o a torso nudo”, al tuffarsi da “moli, scogliere o piattaforme di cemento”, dall’utilizzo di radio e stereo tenuti ad alto volume” al depositare rifiuti, insudiciare e imbrattare la strada”.
Situazioni che, secondo il primo cittadino, “si pongono in contrasto con le norme poste dall’Amministrazione a tutela dell’igiene pubblica, della salute dei cittadini e, più in generale, al rispetto del decoro del paese e della sua immagine”.
A chi dovesse violare le norme sarà inflitta una sanzione che oscilla tra i 25 e i 500 euro.
Usa quindi il pugno duro Tito che, a poco più di un mese dal suo insediamento, si è trovato a dover fronteggiare una vera e propria emergenza. Nelle ultime settimane si sono verificati nelle spiagge locali diversi episodi nei quali si sono resi protagonisti alcuni teppisti che hanno causato atti di vero e proprio vandalismo insudiciando gli arenili e contribuendo al ferimento di un centauro colpito da una pallonata mentre era alla guida del suo scooter.
Fonte: Repubblica-Napolitoday