Calcio, football, futbol, futbal, fotboll, footbal, pêl-droed, sepak bola, peile, fotbolti, voetbal, nogomet, fodbold, jalgpall, putbol, piłka nożna, jalkapallo, Fußball, футбол, labdarúgás, 足球,bóng đá.
Questi sono tutti i nomi che etichettano lo sport più famoso e popolare del mondo, in tutte le lingue del mondo, perché questa passione, insana, malsana, irrazionale, viscerale, indomabile, incontenibile, insaziabile, indefinibile, smisurata, viene praticata, onorata, seguita, omaggiata, imprecata, osannata ed incitata in tutto il mondo, dalle grandi metropoli ai più remoti ed ignoti angoli di periferie, ovunque, proprio ovunque, c’è un pallone che rotola.
Nel corso degli anni, il calcio, ha subito delle evoluzioni tecnico-tattiche e regolamentari, alle quali, tuttavia, sono corrisposte delle involuzione, ideologiche e tecnologiche.
Il calcio è cambiato, suo malgrado, con l’avvento delle pay-tv, dei diritti d’immagine, dei “campionati spezzatino” con partite collocate agli orari più inusuali e bizzarri, degli ingaggi stratosferici e di tutte quelle sfumature, più o meno marcate, riconducibili alla voce “business” che hanno concorso a depauperarne l’essenza effimera, semplice e semplicistica per rivestirlo con gli eleganti e ricercati abiti dello “show”.
Per non parlare dell’altrettanto ripido regresso che, incessantemente, si annovera sugli spalti per mano e voce di quei tifosi che, troppo spesso e con troppa indulgente facilità, distolgono occhi e cuore dal rettangolo verde per dedicare energie ed attenzione a vicende ed azioni che esulano completamente dal contesto calcistico.
E soprattutto, l’informazione calcistica sembra essersi quasi completamente inaridita della linfa, genuina ed essenziale, che dovrebbe, invece, muovere mani, voci e neuroni verso la mera e veritiera radice delle notizie, senza dare rilievo e risalto a fronzoli ed erbacce che denaturano la primordiale e più sincera identità del concetto di “informazione”, “fare informazione” e soprattutto dello stesso calcio, nato, ideato, pensato e concepito come attività ludico-sportiva-ricreativa, finalizzata a dispensare sorrisi ed emozioni, prima di tutto.
Utopistico se non surreale ipotizzare che il calcio moderno possa essere costeggiato, narrato e ricamato da mani capaci di imprimergli quella originaria e cruda accezione di senso.
Eppure, questo è proprio l’approccio che noi di Napolitan intendiamo indirizzargli.
In quanto, a nostro avviso, quando ci si presenta al “calcio” o “pallone”, che dir si voglia, per conferirgli il massimo tributo auspicabile, non va porta la mano rivestita da un guanto bianco, bensì sporca di erba e terriccio.
Quello è il miglior biglietto da visita da esibire per diventare buoni amici.