Tra la notte di domenica 14 settembre e le prime ore del mattino del 15 settembre, quattro giovani, di età compresa tra i 17 e i 22 anni, sono rimasti coinvolti in episodi di violenza con armi, in diversi punti tra Napoli e provincia.
Uno dei casi più gravi riguarda un ragazzo classe 2007, ferito da colpi di arma da fuoco nei pressi della villa comunale di Sant’Antimo che è stato ricoverato all’ospedale di Aversa ed è in condizioni preoccupanti.
A Napoli, un 22enne identificato con le iniziali U.C., è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco all’addome. Il giovane si è recato all’ospedale accompagnato dal suocero. Il fatto è avvenuto prima delle 4:30 di mattina. Nell’auto vicina all’abitazione del suocero, le forze dell’ordine hanno trovato tracce di sangue, che saranno utili alle indagini.
In un’altra parte del capoluogo, un 17enne è stato “gambizzato”: due colpi lo hanno raggiunto alle gambe (ginocchio e una gamba).
Infine, nel comune vesuviano di Marigliano c’è stato un diverbio fra due 17enni. Uno dei ragazzi ha riportato ferite lievi al braccio, con prognosi di 10 giorni.
Le autorità che conducono le indagini sono i Carabinieri e la Polizia; ogni episodio è al momento considerato autonomo rispetto agli altri, ossia non sono stati confermati legami diretti tra i vari ferimenti.
Non è chiaro il movente in tutti i casi: se gli attacchi siano collegati a regolamenti di conti, a litigi privati, o ad atti di criminalità più organizzata.
Non è confermato se i feriti abbiano già identificato gli aggressori o se ci siano testimonianze utili; le indagini sono in corso.
La frequenza di tali episodi che si verificano sempre più frequentemente nei weekend suggerisce un problema ambientale di ordine pubblico che richiede interventi preventivi.
Giovani, armi e violenza notturna sembrano ancora una volta al centro del fenomeno, con rischi elevati non solo per le vittime ma anche per le comunità circostanti.