Unire funzionalità e bellezza, trasporto pubblico e arte contemporanea. È questa la filosofia delle “Stazioni dell’Arte” di Napoli, che da anni trasformano le fermate della metropolitana in veri e propri musei sotterranei. L’ultima arrivata è la stazione Monte Sant’Angelo, parte della Linea 7, concepita e firmata dal celebre scultore indo-britannico Anish Kapoor.
La nuova fermata sorgerà nel cuore della zona occidentale di Napoli, con due accessi principali: uno nel campus universitario di Monte Sant’Angelo della Federico II, l’altro nel Rione Traiano. A renderla unica sono le due enormi sculture realizzate da Kapoor: ingressi che assumono la forma di “bocche monumentali”, pensate non solo come varchi funzionali ma come opere d’arte che dialogano con il paesaggio e la storia della città.
Uno degli accessi misura 19 metri di altezza e pesa 220 tonnellate, inglobando una scala mobile; l’altro, più piccolo ma altrettanto scenografico, richiama le stesse suggestioni. Kapoor ha immaginato le opere come portali simbolici, capaci di evocare il mito della Sibilla Cumana, il paesaggio vesuviano e i concetti di corpo, vuoto e metamorfosi che attraversano tutta la sua produzione artistica.
La stazione Monte Sant’Angelo è parte del primo tratto operativo della Linea 7, che collegherà Soccavo a Monte Sant’Angelo, migliorando i collegamenti tra il quartiere di Fuorigrotta e l’area universitaria. Il progetto, avviato nei primi anni Duemila, ha subito lunghi ritardi dovuti a problemi amministrativi, contenziosi e mancanza di fondi. La realizzazione è stata affidata a Webuild e oggi si avvia finalmente al completamento.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, la stazione entrerà in esercizio entro un mese dalla visita istituzionale dell’11 settembre scorso, alla presenza delle autorità regionali e comunali.
Con Monte Sant’Angelo, Napoli arricchisce ulteriormente il patrimonio delle sue fermate artistiche, già apprezzate a livello internazionale. Dalla spettacolare Toledo, firmata da Oscar Tusquets Blanca e giudicata tra le più belle del mondo, fino alle opere di Mimmo Paladino, Karim Rashid e Álvaro Siza, la metropolitana partenopea continua a distinguersi come esempio unico di incontro tra infrastruttura e cultura.
La stazione Monte Sant’Angelo segna così una nuova tappa in questo percorso: un’opera destinata a diventare simbolo urbano e punto di riferimento non solo per la mobilità, ma anche per l’identità culturale della città.