Un gesto di integrità personale ha acceso i riflettori su uno dei più vasti sistemi corruttivi scoperti negli ultimi anni in Campania. Nel maggio 2023 l’allora direttore generale dell’Asl di Benevento, Gennaro Volpe, ricevette un regalo “anomalo”: un Rolex del valore di circa 8.000 euro, recapitatogli dall’imprenditore della sanificazione Giuseppe Rea. In cambio, l’imprenditore sperava di ottenere l’affidamento di due appalti per la disinfestazione adulticida.
Volpe non solo respinse il dono, affidandolo alla segreteria per la restituzione, ma denunciò l’episodio ai carabinieri. Una scelta che si è rivelata determinante: da lì sono partiti riscontri che hanno contribuito a smantellare un sistema corruttivo radicato nel settore degli appalti pubblici. Oggi Volpe guida l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, con una reputazione rafforzata dal suo rifiuto di piegarsi alle pressioni.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dai carabinieri, hanno portato , lo scorso 9 settembre, all’esecuzione di 17 provvedimenti cautelari tra Caserta, Napoli, Roma, Benevento e Avellino.
Al centro, il cosiddetto “sistema Ferraro”, un cartello di imprenditori e politici capace di orientare gare nel settore dei rifiuti e delle sanificazioni. Un meccanismo alimentato da tangenti, favori e pressioni elettorali, con legami che, secondo gli inquirenti, affondano le radici nel clan dei Casalesi.
Tra i nomi più noti finiti nell’inchiesta figurano: Nicola Ferraro, ex consigliere regionale Udeur, già condannato per concorso esterno in camorra, arrestato in carcere; Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia, agli arresti domiciliari (sospeso dal partito); Antonio Garofalo, rettore dell’Università Parthenope di Napoli, sospeso dall’incarico; Amedeo Blasotti, ex dg dell’Asl di Caserta, indagato; Luigi Bosco, ex consigliere regionale e coordinatore di Azione in Campania, anche lui indagato.
Un dettaglio emerso durante le perquisizioni ha dato la misura del giro d’affari: nella disponibilità di Rea furono trovati quasi 2 milioni di euro in contanti, ritenuti proventi delle attività illecite.