È stata lanciata una petizione popolare online per chiedere lo stop immediato agli abbattimenti delle cosiddette case di necessità in Campania, abitazioni costruite oltre trent’anni fa da famiglie che, non avendo alternative, hanno edificato per dare un tetto ai propri cari.
I promotori dell’iniziativa domandano alle istituzioni una moratoria immediata degli abbattimenti, denunciando l’ingiustizia di mettere sullo stesso piano le case sorte per bisogni abitativi e quelle frutto di speculazione edilizia e affaristica.
Secondo i firmatari, la politica e la magistratura devono adottare un criterio di distinzione chiaro: da un lato, gli immobili abusivi costruiti a scopo di lucro e speculazione, dall’altro, le abitazioni realizzate da famiglie prive di alternative, spesso già integrate nel tessuto urbano da decenni.
Un problema sociale e non solo urbanistico.
Dietro le ordinanze di demolizione non ci sarebbero solo questioni urbanistiche, ma anche drammatiche conseguenze sociali: interi nuclei familiari rischiano di ritrovarsi senza un tetto, in una regione dove l’emergenza abitativa resta ancora irrisolta.
Gli organizzatori della petizione sottolineano come, negli anni, molte di queste case siano diventate l’unico punto di riferimento stabile per famiglie con minori, anziani e persone fragili, che oggi vivono nell’incertezza e nel timore di perdere tutto.
Con la raccolta firme, i cittadini campani chiedono a Governo, Parlamento e Regione Campania di bloccare immediatamente gli abbattimenti delle case di necessità; avviare una normativa che distingua tra abusi edilizi speculativi e abitazioni costruite per necessità e trovare soluzioni alternative che tutelino le famiglie, senza legittimare la speculazione.
La petizione si propone dunque come un grido di allarme civile e sociale, volto a evitare nuove emergenze abitative e a difendere il diritto alla casa per chi, da decenni, ha trasformato quelle mura in una dimora di vita e di dignità.
Per aderire alla petizione firma qui.